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A Biogem Ereditato, l'uomo che ha fatto tremare le teorie di Einstein

Nuove definizioni di tempo e spazio, in rapporto agli esperimenti del CERN di Ginevra al centro della terza giornata del Meeting Le 2ue Culture in corso di svolgimento al centro di ricerca Biogem di Ariano Irpino. Protagonista il fisico napoletano Antonio Ereditato, diventato famoso per il controverso esperimento che aveva messo in discussione le basi della teoria della relatività di Einstein. Introdotto da Giovanni Caprara, presidente dei Giornalisti scientifici italiani, Ereditato ha percorso le tappe della riflessione sul concetto di tempo attraverso le dimensioni della vita e del cosmo, passando in rassegna le teorie più importanti e mettendo in luce i nuovi nodi problematici e scientifici che stanno portando i ricercatori sempre più vicino alla spiegazioni dei grandi misteri dell’universo. A completare questo imponente affresco, la relazione del noto divulgatore e fisico Paco Lanciano, ideatore della quadrisfera, tra le attrattive che ha riscosso maggiore successo tra i visitatori del Biogeo, il museo della scienza e della vita all’interno dell’istituto irpino presieduto dall’ex Ministro Ortensio Zecchino. Paco Lanciano ha illustrato come il cielo e le stelle siano state nell'antichità il luogo in cui si incontravano gli sguardi tra le culture e la possibilità concreta di orientarsi o di misurare il tempo. Il pomeriggio si era aperto con la discussione su “Tempo ed evoluzione”, nel segno di Darwin con Vincenzo Cappelletti, Presidente della società europea e di cultura e  Telmo Pievani, Università di Milano Bicocca, che hanno raccolto gli input lanciati dal direttore Scientifico di Biogem Mario De Felice. Cappelletti ha esordito rivolgendosi a tutta la comunità di Biogem: “La scienza si fa con i grandi risultati – ha detto – e quel che vedo intorno a me è un grande risultato per questo territorio. Ogni ulivo piantato in questo campus è una speranza”. Cappelletti ha spiegato che alla base della vita c’è il preformismo, e l’evoluzione della natura che porta ogni essere vivente al rinnovamento. Teorie di Darwin condivise nelle varie riflessioni e corrispondenze con amici e studiosi nel rispetto della matrice filosofica di Kant, frutto di libertà di pensiero elaborato in una Inghilterra in pieno progresso tecnico-scientifico. L’evoluzione è inscindibile dal tempo per Telmo Pievani che propone di indagarla attraverso tre linee: una di queste è quella della continua trasformazione della terra, della spiegazione dei fatti su base geologica e del tempo. Pievani, con studi alle spalle anche negli Stati Uniti, chiarisce che il tempo, leitmotiv di tutto il meeting,  è legato al concetto della instabilità, o meglio della imprevedibilità perché può essere lineare e ciclico. Caratteristiche che i geologi riescono a catalogare in schemi di spiegazione legati all’evoluzione della terra. Lo stesso Darwin, trascurando l’importanza della nascita degli esseri viventi, a vantaggio dell’evoluzione della specie, ha sempre parlato di metamorfosi delle cose, per cui è essenziale il tempo. Quella di  Darwin non è una teoria metabolizzata del tutto perché il tempo essendo imprevedibile ha portato attraverso le dinamiche divergenti a diversi esiti. Cappelletti ha legato la tematica in analisi alla vocazione di Biogem e quindi allo studio della genetica ricordando che un allievo di Darwin ha parlato nei primi anni del 900 di continuità lineare dei cromosomi, un pensiero frutto di studi rigorosi. Altro collegamento al Biogem lo ha fatto Pievani citando il concetto di slittamento di funzione che Anton Dohrn, aveva suggerito a Darwin in una corrispondenza.

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