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Abolizione prefettura, i dipendenti di Avellino insorgono: lettera al viceministro

Prefettura avellino

l’attuale governo ha intrapreso un’azione di riordino della Pubblica Amministrazione sintetizzata nella lettera del 30 aprile U.SC. a firma congiunta del Presidente del Consiglio Renzi e del Ministro Madia a margine della quale tutti i cittadini italiani sono stati invitati a far pervenire considerazioni, proposte e suggerimenti tramite posta elettronica.

I dipendenti della prefettura di Avellino approfittano della visita del vice ministro agli interni Filippo Bubbico per sottolineare la loro contrarietà alla riduzione del numero degli uffici sul territorio ipotizzata dal governo. Ecco il testo integrale della lettera:
''Il personale della Prefettura di Avellino ritiene doveroso segnalarle che non è privando il paese degli istituti prefettizi - che svolgono ruoli d’importanza strategica nei diversi territori in cui operano e che nel proprio lavoro si attengono a principi quali la giustizia e la libertà - che si realizza quel processo di semplificazione dell’organizzazione democratica ed amministrativa.
Lo Stato non può fare passi indietro, a nostro avviso, quando di mezzo ci sono temi importanti come la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, alle attività di mediazione delle numerose vertenze di lavoro e di conciliazione dei conflitti sociali, del soccorso pubblico, dell’immigrazione, dei servizi depenalizzati - amministrativi e delle prestazioni che riguardano i diritti civili (organizzazione del servizio elettorale) e sociali.
Portare a non più di 40 le Prefetture, mantenendole solo nei capoluoghi di Regione e nelle zone strategiche contro la criminalità, vuol dire, fra le altre cose, limitare fortemente la presenza dello Stato sul territorio.
La soppressione del 60% degli istituti prefettizi oggi esistenti provocherà, a nostro avviso, inevitabilmente disagi all’utenza, perdita di senso dello Stato ma anche ulteriore impoverimento economico nei centri dove la loro presenza è stata garantita fino ad oggi. Ciò comporterà, in breve tempo, lo smantellamento di tutta l’amministrazione periferica dello Stato.
La città di Avellino, così come gran parte delle realtà interessate, è un centro a vocazione direzionale-amministrativa, per il quale si profila uno svuotamento di tutte le funzioni tipiche di un capoluogo di provincia di piccole e medie dimensioni.
Per chi non avesse contezza della nostra realtà locale, può tornare utile sapere che la Provincia di Avellino ha una notevole ampiezza (118 comuni e circa 500mila residenti con una collocazione prevalentemente montana ad altissimo rischio sismico ed idrogeologico a cui si aggiungono rilevanti problematiche di tipo ambientale).
Pertanto, chiediamo un suo autorevole intervento presso il Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché prendano in seria considerazione, seppur brevemente accennate, le forti preoccupazioni che coinvolgono non solo noi dipendenti ma anche tutte le comunità coinvolte nell’ipotesi di soppressione degli uffici territoriali del governo''.

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