La bellezza di Gesualdo minacciata dalle trivelle, il paesaggio dell'Alta Irpinia deturpato dall'eolico selvaggio, l'acqua che diventa business. ''L'Irpinia è sotto attacco'', così, almeno, la pensano i vari comitati ambientalisti riuniti ad Avellino: allo stesso tavolo no triv e i collettivi che si battono contro l'eolico e per l'acqua pubblica. Comitati e associazioni chiamati a raccolta da Info Irpinia con l'obiettivo di mettere in campo una strategia comune per respingere l'attacco di chi – si sostiene- vuole distruggere e svendere il territorio.
Le vertenze aperte sono diverse: c'è il capitolo acqua, con il rischio dell'ingresso dei privati nella gestione; l'eolico selvaggio in Alta Irpinia che deturpa il paesaggio e affossa il turismo; la ricerca degli idrocarburi, con il referendum alle porte. E l'assemblea è stata anche l'occasione per aprire la campagna referendaria. Anche se il quesito riguarda le trivellazioni in mare aperto, la voce dell'Irpinia deve farsi sentire perchè in gioco c'è il modello di sviluppo energetico per i prossimi anni. Da qui l'appello dei no triv ai politici, ai sindaci, affinché facciano campagna elettorale e facciano pesare il proprio consenso.
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