Doveva essere la chiave che apriva, a chi arrivava in Irpinia dal casello di Avellino Ovest, le porte del Partenio. Invece la gigantesca opera di Alfredo Mirachi, in arte Milot, sarà rimossa. La notizia era già nell'aria, visto che la Soprintendenza si era espressa in modo alquanto critico: ''Non dialoga ma predomina il paesaggio''. Nell'idea dell'ente Provincia e del suo ex presidente Domenico Biancardi, la chiave di Milot, ribattezzata anche key of Montevergine, avrebbe dovuto fare bella mostra all'interno della grande rotatoria che accoglie gli automobilisti all'uscita del casello Avellino Ovest. I lavori sarebbero idovuti essere finiti già da tempo. Ma poi si sono arenati per le polemiche e per lo stop arrivato dalla Soprintendenza. A prendere la decisione definitiva di smantellare l'opera,  è stato il neo presidente della Provincia, Rino Rizieri Buonopane, che ne ha ordinato la rimozione, promettendo che in futuro sarà collocata altrove. Per il momento la chiave tornerà nei locali dell'artista, a Cervinara. Duro il commento di Tony della Pia, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, da sempre critico sulla vicenda:  ''Da circa un anno denunciamo le anomalie riscontrate. Ora, preso atto della volontà di rimuoverla, i responsabili non possono cavarsela senza assumersi le dovute responsabilità, ambientali, urbanistiche ed economiche. I soldi spesi per un’opera che non vedrà mai la luce sono dell’intera comunità».