Subito un’assemblea dei sindaci per fare il punto della situazione. E’ quanto richiesto al commissario Asl Mario Ferrante, dall’associazione Omnia Irpinia che condivide le forti preoccupazioni già manifestate dai sindaci dell’Alta Irpinia e dal  governatore provinciale delle misericordie Gabriele Ludico dopo il tragico episodio avvenuto qualche giorno fa a Guardia dei Lombardi dove un 63enne colpito da infarto non ce l’ha fatta per problemi legati alle carenze di mezzi di soccorso e ai collegamenti  viari.Non è concepibile, scrive  il presidente dell’associazione Omnia, che vi siano ancora cittadini di serie A e Cittadini di serie B in ordine al diritto alla salute. La sanità in Alta Irpinia soffre di carenze che si possono colmare ma che, con l’entrata in vigore del nuovo piano ospedaliero diventerebbero ancora più pesanti a scapito della salute di chi abita in quest’area.La soppressione di otto sedi del 118, prevista appunto dal nuovo piano, sarebbe una vera catastrofe per l’emergenza  perché se è vero che l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi è stato confermato quale sede di pronto soccorso è anche vero che sopprimere i punti del 118 dislocati nel vasto territorio dell’Alta Irpinia  vuol dire  non poter  garantire prestazioni immediate per patologie gravi in cui i tempi dell’intervento sono fondamentali. Come appunto nel caso del 63enne di Guardia colpito da infarto  ma soccorso  troppo tardi perché  l’unica ambulanza disponibile in quel momento era a Bisaccia .Storie che si ripetono non certo per mancanza di professionalità. E’ la solita carenza di strutture, attrezzature, infrastrutture. Ecco perché urge la convocazione di un’assemblea dei sindaci dell’Asl, dice l’associazione Omnia: occorre assumere una posizione forte e decisa ma soprattutto coesa per rivendicare il diritto alla salute su tutto il territorio.