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Alto Calore, rosso fisso: slitta il pagamento degli stipendi

alto calore

Le difficoltà economiche dell'Alto Calore fanno slittare il pagamento degli stipendi di agosto. La comunicazione ufficiale arriva a margine di un'animata assemblea tra i lavoratori e Lello De Stefano, presidente della società che gestisce il servizio idrico in provincia di Avellino e in alcuni comuni del Sannio. L'assemblea era stata chiesta dagli stessi dipendenti che ancora non si erano visti accreditati gli stipendi per il mese in corso. La cosa che più preoccupa il personale però è che il ritardo potrebbe diventare prassi da settembre in poi, colpa del peso dei debiti, circa 120 milioni di euro, che gravano sulle casse dell'Acs. Già a giugno e luglio gli stipendi erano stati corrisposti in ritardo, così come la 14esima era stata pagata solo per la metà dell'importo. La crisi economica dell'ente si è aggravata anche per l'emergenza idrica degli ultimi mesi, che ha costretto l'Alto Calore ad investimenti straordinari. Le casse, insomma, sono vuote, e il rischio che un centinaio di dipendenti finisca tra gli esuberi appare concreto. I sindacati non intendono mollare  e sono pronti a portare la vertenza sui tavoli istituzionali qualora la situazione dovesse precipitare. Prova a gettare acqua sul fuoco il presidente De Stefano: ''Pagheremo gli stipendi appena possibile, dice, la situazione è sotto controllo. Nessuno rischia il posto, con grande sacrificio  stiamo risanando le casse dell'ente, in rosso per le gestioni precedenti e il peso degli interessi bancari''.

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