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Ato rifiuti, i partiti serrano le fila: l'Udc apre al dialogo

rifiuti avellino

Il passaggio sarà di quelli decisivi sia per la gestione futura dei rifiuti, sia per constatare i nuovi equilibri politici alla luce delle ultime amministrative.
L’appuntamento è per venerdì presso la sala consiliare del comune di Avellino, quando per la prima volta si riunirà la conferenza d’ambito dell’Ato rifiuti, in pratica l’ente che andrà ad organizzare il settore dopo la soppressione delle province. All’ordine del giorno della prima seduta c’è la nomina di presidente e vicepresidente. Sul punto, c’è sa scommetterci, che sono in corso trattative serrate tra i partiti.
L’Unione di Centro ha già annunciato la volontà di voler mettere in campo un confronto che superi gli steccati dei partiti. Larghe intese, dunque, ma a patto che si distingua tra raccolta  e smaltimento. Questione spinosa che dovrà essere affrontata dall’assemblea dei sindaci che in materia di rifiuti torneranno ad avere voce in capitolo. Attraverso l’Ato i primi cittadini potranno decidere a chi affidare il servizio, vagliare i piani industriali, non subire più passivamente le tariffe giudicate troppo esose. L’Ato stabilirà inoltre se affidare il servizio a soggetti pubblici o privati.
Insomma, un tema spinoso che rischia di trascinarsi per lungo tempo. Anche perché il precedente dell’Ato che opera nel settore idrico è poco confortante. In questo caso sono ormai anni che si discute di affidamento del servizio e ad ogni scadenza puntualmente arriva una proroga, tanto che l’ente è commissariato.
Venerdì si capiranno le intenzioni dei sindaci, preoccupati soprattutto di un punto: ridurre i costi del servizio e poter ridurre le tariffe a carico dei cittadini.

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