Seduta nervosa del Consiglio regionale della Campania con le opposizioni che hanno abbandonato l'aula per dissenso politico: cio' nonostante, quando tutto lasciava presagire l'ennesimo nulla di fatto, la maggioranza e' riuscita ad approvare il disegno di legge bipartisan proposto da Pietro Foglia (Udc), Antonio Valiante (Pd) e Stefano Caldoro (Pdl) per il riconoscimento della dieta mediterranea. Trentuno i voti a favore su trentuno presenti. Un esito contestato dall'opposizione che con Del Basso De Caro (Pd), a fine seduta, ha chiesto di poter visionare i filmati sostenendo che almeno due consiglieri conteggiati nel computo finale (Mocerino dell'Udc e Longo del Pdl) fossero in realta' assenti. In attesa dei possibili sviluppi legati alla regolarita' del voto, la Regione saluta una nuova legge. Il testo approvato dal Consiglio e' teso a promuovere la dieta mediterranea come stile di vita facendo seguito al riconoscimento gia' concesso dall'Unesco.
'Con questa legge - spiega il presidente della commissione Agricoltura Pietro Foglia - si vogliono valorizzare i prodotti tipici locali e si promuove il concetto di rete in una regione come la nostra che puo' contare su 113 prodotti con marchio Dop, 8 produzioni Igp, 3 Docg, 30 vini a marchio e 335 prodotti di tipo tradizionale'.
Grazie a uno stanziamento di circa 50.000 euro gia' appostati, verra' istituito un comitato scientifico composto da una decina di personalita' scientifiche, rappresentanti dell'universita' e delle Camere di Commercio oltre che dell'Osservatorio per la sicurezza alimentare, che promuovera' la dieta mediterranea incentivando studi e ricerche per diffonderne lo stile di vita. La legge non prevede indennita' per i componenti del comitato: i fondi serviranno a coprire le attivita' dell'organismo e a finanziare un premio intitolato alla memoria di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore barbaramente ucciso piu' di anno fa nella sua Pollica, destinato alla migliore ricerca sulla dieta mediterranea.
In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato il regolamento che disciplina il recupero, la detenzione e la reimmissione in natura della fauna selvatica in attuazione della legge 10 aprile del 1996. Un atto necessario per rendere attuativa la legge e che da' finalmente una disciplina alla materia, soprattutto per quanto concerne i risvolti in materia di sanita' e tutela dell'ambiente. Prima di approvare queste due misure il Consiglio, cominciato con un'ora e mezzo di ritardo, aveva subito dovuto affrontare uno stop dopo l'annuncio dei consiglieri socialisti e dell'Idv di abbandonare l'aula per dissenso politico, ai quali ha fatto seguito quello del consigliere democrat Antonio Amato imitato poi dall'intero gruppo del Pd: 'Abbiamo abbandonato l'aula per dissenso politico - hanno spiegato Gennaro Oliviero (Pse) e Eduardo Giordano (Idv) in quanto riteniamo che gli argomenti posti dalla maggioranza all'ordine del giorno non siano quelli giusti da affrontare in un cosi' delicato momento storico di grave crisi economica e sociale, in cui i cittadini ci chiedono e si aspettano un segnale concreto di rilancio e azioni in grado di restituire fiducia nella stessa politica. E invece dobbiamo tristemente constatare che il centrodestra, ormai immobile e impegnato soltanto a dirimere controversie interne alla coalizione, non mostra alcuna sensibilita' ed interesse per le vere questioni che andrebbero affrontate in questo consesso'.
Ragioni condivise dal Pd che con Del Basso De Caro ha sottolineato le divisioni interne alla maggioranza. Per il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello, che ha duramente attaccato la scelta dell'opposizione 'e' necessario tenere fuori dall'aula la battaglia elettorale per evitare che la tornata del 6 e 7 maggio possa provocare atteggiamenti inutilmente aggressivi in Consiglio che oltretutto non portano neanche un voto in piu''.
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