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Campania quasi fuori dall'emergenza, ma il virus non molla il Tricolle

La Campania è sempre più vicino al contagio 0, ma si può dire lo stesso di Ariano Irpino? Ieri nell’intera regione si sono contati 14 nuovi casi di Covid-19. 4 sono cittadini del Tricolle. Il virus quindi non molla Ariano e dal 23 aprile, giorno in cui è terminata la zona rossa, ad oggi sono state 25 le persone positive.

Una media di quasi due persone al giorno. C’è da dire che sul Tricolle l’ASL di Avellino sta però portando avanti, grazie alla collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e il Centro di Ricerche Biogem, uno screening di massa che ha comportato un aumento considerevole dei tamponi effettuati proprio sugli arianesi. E sempre ieri è risultato positivo al virus anche un cittadino di Zungoli. Mentre sono tutti negativi al Coronavirus i 690 tamponi effettuati il 2 maggio a Mercogliano e processati all’Istituto Zooprofilattico. 470 quindi le persone che hanno contratto il virus in Irpinia dall’inizio dell’emergenza. 176 ad Ariano, la città che paga di più anche in termini di vittime: 24 i morti sul Tricolle sui 54 della provincia di Avellino. Oltre 200 i guariti. Ma sul Tricolle si prova nonostante tutto a tornare ad una parvenza di normalità. Dopo aver disciplinato gli accessi degli utenti agli uffici, il commissario prefettizio silvana d’agostino ha emesso finalmente l’ordinanza per riaprire la villa comunale e il cimitero.

Il parco si potrà frequentare la mattina dalle ore 6,30 alle 12,00 e nel pomeriggio dalle 15,00 alle 19,30. Il cimitero solo dalle 8,00 alle 11,00. “Inauguriamo - precisa il Commissario - una nuova fase nel contrasto alla diffusione del contagio, all’insegna della prudenza e del giusto equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica e quella dei diritti di libertà”. Non è stata invece ancora ripristinata la Tac all’ospedale Frangipane. L’operazione di sostituzione di un componente elettronico della delicata apparecchiatura non potrà avvenire che in giornata. “Ma, al di là di questo inconveniente – dice il direttore sanitario Angelo Frieri - si sta organizzando il ritorno alla normalità con la ripresa delle visite ambulatoriali specialistiche”.

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