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Caos rifiuti, nessuna soluzione: Irpiniambiente tace e scappa

Bocche cucite e clima teso a Palazzo Caracciolo. Il vertice per trovare una soluzione all'emergenza rifiuti finisce con un nulla di fatto. Lo stop alla raccolta dell'umido, in metà dei comuni irpini, continua.Impossibilitata a prorogare l'ordinanza che autorizza lo Stir a stoccare la frazione organica (manca l'autorizzazione dell'Arpac), la Provinha convocato i vertici di Irpiniambiente e della Defiam di Serino, società che opera nel settore. Al tavolo anche il sindaco di Serino Vito Pelosi.Sia il primo cittadino che l'impresa hanno nettamente declinato l'invito a trattare l'umido: ''Non siamo disponibili'', ha detto il sindaco; ''Non vogliamo e non ci conviene'', ha fatto sapere la Defiam. Dunque, si brancola nel buio. Al momento una soluzione non c'è, l'emergenza rifiuti rischia di aggravarsi. Ad Avellino il sindaco Foti ha invitato i cittadini a tenersi in casa l'umido.A questo punto non resta che testare la disponibilità di altri privati.In campo c'è anche la Prefettura, dove pure si susseguono incontri e riunioni. Il tutto in un clima di tensione palpabile, tanto che a Palazzo Caracciolo i cronisti vengono tenuti a debita distanza. Al termine del vertice non parla nessuno, né il presidente Gambacorta, né l'amministratore unico di Irpinambiente, Nicola Boccalone, che esce da una porta laterale e, dribblando i cronisti, si allontana in auto.

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