NAPOLI – A causa dell’altissimo numero di accessi che si stanno registrando negli ultimi giorni, la Direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli ha attivato, a partire dalla mattina del 4 settembre, l’Unità di Crisi per la gestione del super afflusso. L’attività dell’Unità di Crisi si avvale dei protocolli definiti assieme alla Direzione sanitaria e del supporto di tutti i responsabili delle diverse strutture al fine di governare l’emergenza e valuta ogni singolo caso per definire quali pazienti trasferire una volta ottenute le disponibilità. L’attività messa in campo dalla squadra del Cardarelli sta dando i suoi frutti accogliendo senza limiti tutti i pazienti che si rivolgono al P.S. con una gestione dell’emergenza che, con buona probabilità, si chiuderà entro la settimana. “I dati che arrivano in tempo reale grazie al nostro sistema informatico ci confermano una situazione incredibilmente complessa – dice il Direttore generale Ciro Verdoliva. L’attenzione resta altissima, ma voglio ribadire che anche quest’ennesima emergenza ci ha rafforzato nella convinzione di essere riusciti a migliorare e, ancor di più, che il P.S. del CTO e l’Ospedale del mare devono andare a regime quanto prima”. Il dato preoccupante riguarda, come è ovvio, il numero di barelle nelle unità operative dell’area di emergenza. Una delle cause di questo sovraffollamento, che al Cardarelli si verifica ciclicamente, è senza dubbio da ricercare nei cosiddetti ‘accessi inappropriati’ relativi a quei pazienti che vengono dimessi nelle prime 2/6 ore o comunque non oltre le 12 ore.