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Contro la violenza sulle donne, l'Arma di Avellino in prima linea

convegno no violenza

Si è svolto nella mattinata di oggi, presso la sala conferenze del Carcere Borbonico di Avellino, l’incontro celebrativo della 33^ “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, dal titolo “Violenza contro le donne: come riconoscerla”, cui hanno aderito le più importanti Istituzioni locali, che oggi più del solito si sono tinte di rosa.
L’iniziativa, inserendosi nel più ampio contesto delle celebrazioni svoltesi in ambito nazionale ed internazionale, è stata un’occasione per valutare e capire quale sia lo stato dell’arte dell’attività di contrasto ai crimini commessi in danno delle donne nella provincia irpina: e così, in un appassionante susseguirsi di interventi moderati dal dott. Bruno Buonanno, giornalista del Mattino, hanno preso la parola, tra gli altri, la dott.ssa Cecilia Annecchini, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, la dott.ssa Bianca Della Valle, funzionario della locale Questura, il consigliere provinciale Domenica Marianna Lomazzo, il Maresciallo Ordinario Francesca Bocchino, addetta al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.
Si è parlato in particolar modo delle recentissime riforme al Codice Penale e di Procedura Penale, introdotte dalla l. 93/2013; si è parlato della grande sensibilità che l’Arma dei Carabinieri ha da sempre mostrato verso una problematica tanto atroce ed infima: basti pensare che già il 21 Gennaio 2009, di concerto con il Ministero delle Pari Opportunità, in seno al Reparto Analisi Criminologiche del Ra.C.I.S. (Raggruppamento Carabinieri Indagini Scientifiche) è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, dando attuazione ai dettami della l. 38/2009. Ma non è tutto: il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino è stato tra i primi in Italia, nell’agosto 2013, ad applicare la citata “legge sul femminicidio”, irrogando la misura dell’allontanamento dalla casa famiglia ad un uomo della provincia irpina responsabile del reato di “stalking”.
Quella di oggi, dunque, è stata una giornata particolarmente intensa e pregna di significati etico-morali, in cui l’Arma, in piena comunione e sintonia di intenti con gli altri organi di polizia ed istituzionali, ha potuto mostrare una volta di più la propria vicinanza alle donne vittime di violenza di genere, ribadendo con tutta la forza possibile la necessità di un impegno costante e quotidiano.
Un impegno che fa si che ogni giorno dell’anno possa essere considerato “una giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.

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