Il processo Isochimica si sposta da Avellino nelle aule del Tribunale di Napoli. Il rischio trasferimento era già nell’aria ed ora è arrivata la decisione, comunicata in udienza dalla presidente del collegio Sonia Matarazzo. Le parti civili ammesse sono 253 più decine di avvocati. 27 gli imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale e omissione di atti di ufficio. Insomma si tratta di un processo dai grandi numeri che per i giudici ha bisogno di spazi più ampi e meno angusti. L’udienza del prossimo 26 maggio, la quarta, si svolgerà infatti nell’aula bunker del tribunale partenopeo. Le difficoltà logistiche e le carenze in materia di sicurezza erano già state evidenziate dal procuratore capo di Avellino. "Siamo in una condizione precaria, se non indecente", aveva detto Cantelmo nell’ultima udienza.  Il giudice Matarazzo aveva proposto di installare maxi schermi all’esterno del tribunale di Avellino per permettere di seguire le udienze. Tra le alternative all’aula della corte d’Assise di Avellino, c’erano il Palasport, l’auditorium della banca popolare dell’Emilia Romagna, il carcere borbonico e il centro sociale. Il trasferimento a Napoli ha scatenato però diverse polemiche. Rifondazione comunista ha partecipato all’ultima udienza e ha distribuito volantini contro lo spostamento.