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Ex Irisibus, Invitalia sgancia 25 milioni. Ma i dubbi restano: a gennaio nuovo summit

pullman iia

25 milioni di euro: è questa la cifra che Invitalia metterà a disposizione per la ristrutturazione dell'Industria italiana autobus. Il finanziamento potrebbe essere ufficializzato a breve. A settembre del prossimo anno, invece che questo mese, dovrebbero riprendere le attività nello stabilimento di Flumeri. Ma il Governo ha chiesto di accelerare e di far entrare a giugno i primi 146 operai. L’ultimo incontro al Mise tra governo, azienda, sindacati, regioni ed enti locali interessati, ha chiarito qualche idea ma mancano ancora dei tasselli importanti nella vertenza della ex irisbus. Il 12 gennaio infatti si dovrà tornare a Roma per definire il secondo anno di cassa integrazione e l’istruttoria sulla ricapitalizzazione sociale chiesta da Invitalia. Si dovrà passare da 4,5 milioni a 10 milioni di euro: nuovi soggetti societari metteranno a disposizione il capitale.  Dal tavolo romano non è emerso nessun dettaglio sul piano di reindustrializzazione: pare però resti in piedi l’idea di creare scuolabus e il minibus “Flumeri”. Antonio Spera, segretario della Ugl Metalmeccanici frena gli entusiasmi, esprimendo forti dubbi sullo slittamento del piano industriale e sulle modifiche dei contenuti. Più positiva, Silvia Curcio della Fiom, per la quale bisogna valutare gli aspetti positivi dell’incontro. Per l’amministratore delegato di Industria italiana autobus, presente al tavolo, la vertenza sta procedendo positivamente. Del Rosso presto sarà a Flumeri per augurare buone feste ai lavoratori. Le organizzazioni sindacali annunciano che ci sarà una nuova assemblea. Si spera che l'ad di Industria italiana autobus venga già con delle certezze sul finanziamento di Invitalia e sul piano industriale. In tutto ciò, una cosa è certa: sono i tempi che non giocano a favore dello stabilimento di Valle Ufita e infatti anche il Governo ha chiesto di fare in fretta. Il territorio nel frattempo sta collaborando. I due assessori della Regione Campania hanno fatto sapere che il Governatore De Luca ha a cuore la vicenda e che i prossimi investimenti andranno a favore del trasporto su gomma, oltre che su ferro. “Se siamo qui a parlare di pullman – ha detto Giampiero Càstano, responsabile dell'Unità Gestione Vertenze del Mise – lo dobbiamo ai lavoratori e alla loro tenacia”. Al Ministero dello sviluppo economico è emerso anche che nella legge di stabilità ci saranno misure a favore del made in Itaty. Le aziende come l'Industria italiana autobus che producono nel loro Paese potrebbero avere delle premialità. “Bisogna riprendere il confronto a tutti i livelli per rimodulare il piano industriale, che necessita anche di nuovi ammortizzatori sociali,” questa l’idea di Leonardo Burno, coordinatore nazionale Fim-Cisl.

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