Entra nel vivo l'inchiesta per fare luce sullo scandalo dei falsi certificati venduti da un collaboratore della Cisl di Avellino per consentire, anche a chi non aveva i requisiti, di partecipare ai concorsi per supplenti Ata (cioè il personale amministratovo, tecnico, ausiliario delle scuole). Il caso, si ricorderà, è stato portato alla ribalta da Luca Abete di Striscia la Notizia.Questa mattina i Carabinieri di Avellino, su disposizione dei magistrati, hanno fatto visita alla sede centrale del sindacato, in via Circumvallazione, da dove hanno portato via una corposa documentazione.Obiettivo della Procura è fare luce sulla compravendita di documenti e scoprire eventuali connivenze. I Carabinieri  si sono intrattenuti con i dirigenti del sindacato, in particolare con quelli della Cisl Scuola. Sull'indagine vige il massimo riserbo. Com'è noto il sindacato ha preso le distanze dal collaboratore che è stato subito sospeso e denunciato alla procura per danno d'immagine. Nel frattempo si muove anche il Ministero per l'Itsruzione che annncia un'indagine per capire cosa sia successo. Il Ministero, per far sì che nessuna candidata e nessun candidato siano danneggiati in alcun modo, chiederà anche la collaborazione delle altre istituzioni competenti per il rilascio dei titoli di qualifica oggetto del mercato emerso nel servizio televisivo affinché siano attivati ulteriori controlli e ispezioni.
La nota del sindacato''Comunichiamo che le indagini preliminari sulla nota vicenda, segnalata da “Striscia la notizia” e da noi immediatamente denunciata alla Procura della Repubblica, stanno procedendo con lodevole solerzia da parte della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.Esprimiamo piena soddisfazione per l’operato degli inquirenti, fiduciosi che sarà fatta luce su una vicenda che ha già leso l’immagine della Cisl e della Cisl Scuola''.