Sergio Marchionne varca i cancelli dello stabilimento irpino a sorpresa e in gran segreto. Una visita lampo questa mattina allo stabilimento dell’Fma di Pratola Serra. In Irpinia l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automotive arriva dopo aver fatto tappa presso la fabbrica di Melfi in provincia di potenza, dove gli operai stanno svolgendo la formazione in vista della produzione della nuova Jeep Renegade, appena presentata al Salone di Ginevra e che interessa anche lo stabilimento in provincia di Avellino. Marchionne è giunto in elicottero nella fabbrica che occupa circa 2000 dipendenti e che con l’indotto raggiunge la soglia dei cinquemila. Qui il manager ha incontrato i dirigenti e poi, tra le linee di produzione, gli operai. Si è trattato di una visita blindata con i cancelli dello stabilimento chiusi alla stampa e senza la possibilità di avvicinare Marchionne. In ogni caso il manager è arrivato certamente per verificare di persona la nuova commessa per l’impianto di Pratola Serrra. E cioè quella prima jeep progettata negli Stati Uniti ma costruita in Italia nello stabilimento di Melfi, con i diesel MultiJet, però, realizzati in Irpinia, e i benzina MultiAir a Termoli: un’auto che verrà distribuita in più di 100 nazioni nel mondo e che si spera possa risollevare le sorti dell’azienda
La commessa dovrebbe portare ad una drastica riduzione delle ore di cassa integrazione che ormai da anni vengono applicate all’Fma tra il malumore di sindacati e operai. Solo pochi giorni fa i rappresentanti dei lavoratori si erano riuniti per chiedere chiarezza a Marchionne sul futuro di Pratola Serra. La visita, la prima del manager, è un segnale di attenzione e si spera possa rappresentare una sicurezza per le migliaia di tute blu.
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