Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Attualità

Funicolare chiusa, il sindaco: abbandonati da Regione e parlamentari

funicolare

E’ ancora polemica a Mercogliano sul futuro della funicolare che dal centro città porta a Montevergine.  Il servizio è fermo dall’ottobre 2012, quando l’Ustif, ufficio speciale trasporti e impianti fissi, ha tirato definitivamente il freno in attesa di lavori di adeguamento e manutenzione, fondamentali per la sicurezza e il buon funzionamento della funicolare.   La spesa prevista è di poco più di un milione di euro, ma con il passare dei mesi  la somma rischia aumentare perché l’impianto va incontro alla usura del tempo. Il finanziamento spetta alla Regione che pero’ –  a detta di dell’assessore ai trasporti Vetrella – non ritiene la funicolare una priorità. Lo stesso Vetrella, nel giugno 2012, aveva assicurato che i soldi c’erano e, in visita a Mercogliano, aveva anche fatto un giro panoramico. Ma di euro nelle casse dell’Air, la società che gestisce l’impianto, non ne è arrivato nemmeno uno.
La funicolare più veloce d’Europa, quella che doveva attrarre turisti da tutta la Campania, resta chiusa. Una volta la settimana, il sabato, si tiene una corsa di prova, giusto per mantenerla in vita.
Nei giorni scorsi il Pdl di Mercoglioano ha attaccato duramente il sindaco, reo, secondo loro, di aver abbandonato l’impianto denunciando che la linea elettrica è fuori uso perché  e’ stato rubato tutto il rame.
Il sindaco Carullo non ci sta e replica: ‘’Grazie all’impegno dell’amministrazione, e alla proroga dell’ustif, la Funicolare è rimasta aperta per due anni, facendo registrare un incremento del 30% di passeggeri. Ma se la Regione chiude i rubinetti c’è poco da fare. La domanda andrebbe girata alla nostra deputazione nazionale e regionale e anche alla Provincia:  cosa hanno fatto per salvare la funicolare?’’. Sul futuro il sindaco non si sbilancia. Ma assicura che la partita non è chiusa e che lui non molla.
Quella della funicolare è una storia che inizia  il 26 giuigno  del 1956 grazie ad una intuizione dell’abate Ramiro Marcone. Fino al 69 è stata gestita dai padri benedettini del Santuario. Dal 70 è di proprietà della Regione, da allora ha funzionato a singhiozzo ed è periodicamente sottoposta a lavori di manutenzione imposti dalle norme.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy