Non sono bastate le rassicurazioni della società Italplasma a convincere il sindaco di Avellino. Per Foti Pianodardine non si può permettere un Gassificatore che smaltisca l’amianto. E ciò nonostante venga assicurato che l’impianto sia a basso impatto ambientale. Il sindaco aveva già detto di essere disponibile a bloccare fisicamente il progetto. Quella zona della città è già provata dalla presenza dell’Isochimica, dello Stir, delle Ecoballe e del Nucleo Industriale e quindi, come sostiene il comitato di Tutela Ambientale della Valle del Sabato, non puo’ tollerare nemmeno un impatto minimo. Ma che l’ipotesi sia archiviata non è affatto scontato. Ieri l’assessore all’attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello, in Irpinia per incontrare confindustria, non ha escluso la possibilità che la Regione dia il via libera: ‘’Sulla questione- ha detto- ritengo vada costituito un tavolo. Certi temi vanno affrontati tenendo insieme sviluppo e territorio’’. Insomma, bisogna tenere alta la guardia ma la risposta lascia spazio a diverse interpretazioni. Intanto sulla vicenda interviene anche l’Asi In una nota il presidente Giulio Belmonte dice: ‘’Al fine di tranquillizzare l’opinione pubblica  è necessario chiarire che, ad oggi, l’Asi, passaggio obbligato per chiunque volesse insediarsi nelle aree industriali della provincia di Avellino, non ha ricevuto alcuna richiesta, e ai nostri uffici non  è stato sottoposto, per l’approvazione,  alcun progetto’’.  Belmonte, non ha avuto contatti  con l’amministratore della Italplasma. ‘’Per quel che riguarda il nostro ente – si legge ancora nella nota- la notizia del gassificatore a Pianodardine è, al momento, del tutto priva di fondamento. Sarà nostra cura avvisare la cittadinanza su possibili nuovi sviluppi’’.  In effetti di ufficiale non c’è niente, ma la lettera inviata da Italplasma al sindaco per sottolineare che l’impianto non sarebbe nocivo, conferma che quanto riportato dai media è tutt’altro che fantasioso.