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Il Genio Civile resta ad Ariano, la Regione rinuncia al ricorso

La Regione Campania non è più interessata a fare guerra al Genio Civile di via Fontananuova e al Comune di Ariano Irpino rinunciando al ricorso in appello proposto al Consiglio di Stato.
È stata pubblicata la sentenza della Quinta Sezione del Consiglio di Stato che in pratica ha riportato la situazione indietro nel tempo, alla prima sentenza del TAR amministrativo di Salerno, una battaglia legale che fu seguita dall’avvocato irpino Vincenzo Barrasso che confermò uffici e dirigenza del Genio Civile. In attesa dei tempi della giustizia, le competenze sono state trasferite ad interim al dirigente avellinese Claudia Campobasso e a breve si saprà anche se la sentenza avrà come diretta conseguenza lo snellimento della mole di lavoro che ricade sulla Campobasso. Una scelta a discrezione dell’amministrazione regionale, ma dunque il dato principale è la ritrovata autonomia decisionale per la sede del Tricolle che segue oltre Ariano un territorio di ben 19 comuni, tra l’altro tutti con una seria fragilità dal punto di vista sismico e idrogeologico. Un motivo alla base del ricorso dell’amministrazione comunale arianese rappresentata dal legale romano Eugenio Aurisicchio. D’ora in poi la sede di Ariano Irpino avrà la sua autonomia dirigenziale rivolta a dare risposte immediate al territorio e alle sue esigenze ed emergenze.  SCARICA LA SENTENZA

LA NOTA DEL COMUNE DI ARIANO

Si chiude definitivamente la questione del Genio Civile di Ariano Irpino. L’unità operativa dirigenziale del Genio Civile Protezione Civile di Ariano Irpino è salva. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), che si è pronunciato sull'appello proposto dalla Regione Campania, dichiarandolo “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”.

Termina così una lunga querelle che ha visto uniti il Comune di Ariano Irpino e i Municipi di Bonito, Carife, Casalbore, Castel Baronia, Flumeri, Greci, Grottaminarda, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, San Nicola Baronia, Savignano Irpino, Scampitella, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista e Zungoli nel proporre il ricorso al Tar Campania (Sezione staccata di Salerno), attraverso l’avvocato Vincenzo Barrasso. Ricorso accolto dalla Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale. Una sentenza impugnata dalla Regione davanti al Consiglio di Stato che ora ha sancito con l’ultima decisione la permanenza dell’Unità Operativa Dirigenziale del Genio Civile-Protezione Civile di Ariano Irpino. Soddisfatto il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, che da capofila ha portato avanti la battaglia a difesa del presidio regionale. Lo stesso sindaco Gambacorta, sollecitando i consiglieri regionali, nei mesi scorsi ha evitato la modifica attraverso un emendamento alla Finanziaria di Palazzo Santa Lucia per abrogare la legge regionale 16/2014, che stabilisce la presenza dell’Unità ad Ariano Irpino.

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