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Irpiniambiente, convenzione con San Martino per una sede operativa a servizio dell'area Caudina

rifiuti avellino

 
La società Irpiniambiente e il Comune di San Martino Valle Caudina, rappresentati rispettivamente dall’amministratore unico, Nicola Boccalone e dal sindaco Pasquale Pisano e dal vicesindaco del comune caudino, Francesco Capuano hanno siglato questa mattina la convenzione che prevede l’utilizzo di un’area del territorio di San Martino, di proprietà comunale, da parte della società provinciale, per l’allestimento di un Centro di Raccolta intercomunale, a servizio, inizialmente, del Comune di San Martino V.C. e quale sede operativa della società per l’intera area Caudina servita, nell’ottica del potenziamento e miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti.
La sigla della convenzione segue di pochi giorni la decisione del consiglio comunale di San Martino Valle Caudina che ha deliberato a maggioranza di richiedere alla Regione Campania il passaggio nell’ATO RIFIUTI AVELLINO, anziché la permanenza in quello sannita.
 
La società Irpiniambiente, contestualmente, nell’ottica di un miglioramento del servizio e in funzione degli obiettivi da raggiungere entro il 2018, con la soglia minima della raccolta differenziata al 65%, ha provveduto a rimodulare il piano di raccolta sul territorio comunale, concordando nuove frequenze di ritiro dei materiali differenziati, mirando a patrimonializzare i già ottimi risultati ottenuti dall’avvio del nuovo piano per il comune di San Martino, che con il sistema porta a porta già effettuato dalla società provinciale a partire dal 2013, ha fatto registrare incrementi di raccolta differenziata superiori al 30% con soglie già vicine all’obiettivo di legge.
 
Per l’amministratore unico di Irpiniambiente, Nicola Boccalone, la convenzione con il Comune di San Martino, per la gestione del centro di raccolta e con esso la realizzazione di una sede operativa, “riveste un valore strategico nell’ottica di un servizio a carattere intercomunale e intercomprensoriale, come la stessa legge di riferimento auspica e determina”. Non è trascurabile – aggiunge Boccalone – il significato di “vicinanza” e “collaborazione” con le comunità locali, ed i benefici derivanti da una minore movimentazione di mezzi e rifiuti, obiettivo raggiungibile con la delocalizzazione di strutture logistiche, senza dimenticare nemmeno le facilitazioni per i lavoratori che effettuano servizio in impianti e sedi più vicini alla residenza. La società  - spiega Boccalone – sarà pronta già nelle prossime settimane a rendere operativa la sede con gli opportuni allestimenti.
Non si può non sottolineare – commenta Boccalone – l’importanza della scelta politica ed amministrativa del Comune di San Martino Valle Caudina, di chiedere alla Regione Campania il passaggio nell’ATO AVELLINO, atto propedeutico alla composizione territoriale e gestionale, per quanto attiene al ciclo integrato dei rifiuti, dell’intera Valle Caudina, relativamente ai comuni irpini e non solo”
 
Nel corso dell’incontro, tenutosi presso il municipio caudino, un passaggio da parte dell’amministratore della società è stato dedicato alla rimodulazione del servizio: “Abbiamo inteso concordare un servizio, con incremento del numero di frequenze del ritiro, per venire incontro alle esigenze dell’amministrazione e della comunità, mirando a patrimonializzare i già buoni risultati in termini di raccolta differenziata, che nel volgere di un anno vanno allineati, non solo a San Martino, ma in tutti i comuni al momento sotto soglia, al limite minino del 65%. San Martino è nel novero  – aggiunge Boccalone –dei comuni che hanno manifestato la volontà di affidarsi alla società provinciale irpina, per lo svolgimento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, anche in ambiti territoriali che avrebbero potuto, per omogeneità territoriale, scegliere di far parte di altri assetti territoriali. Riteniamo - conclude Boccalone – che una presenza maggiore di sedi, una migliore gestione logistica ed un servizio sempre più capillare, che l’acquisizione di nuovi servizi in nuove realtà della Provincia, rappresenti, unitamente al consolidamento strutturale e del patrimonio della società, una condizione imprescindibile da veicolare per rinsaldare il rapporto di collaborazione con il territorio di riferimento”.

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