Si preparano ad incrociare nuovamente le braccia i lavoratori di Irpiniambiente, il 15 giugno per lo sciopero generale del comparto proclamato da funzione pubblica di cgil cisl e uil. Ma c’è preoccupazione soprattutto per le conseguenze che potrebbe apportare nel settore, sul fronte non solo occupazionale ma anche del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’entrata in vigore della legge regionale 14 che disciplina il settore con le nuove norme europee. Questa legge implica la cessazione, a partire dal mese di agosto, dell’ attivita’ delle società provinciali che gestiscono il ciclo dei rifiuti e questo potrebbe comportare un blocco improvviso del comparto con una nuova emergenza rifiuti regionale.Il consiglio regionale, sollecitato dai sindacati, starebbe cercando di rendere più elastica la situazione. Il presidente della Provincia Gambacorta, che la prossima settimana sarà a Bruxelles, in commissione ambiente per relazionare sulla raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti in Irpinia, rassicura : dalla regione hanno già fatto sapere che le società provinciali potranno continuare a svolgere le funzioni che hanno, fino alla data in cui il nuovo soggetto gestore diventerà operativo.Ma c’è il fondato timore che alla scadenza la regione non sia effettivamente pronta per garantire la continuità nel servizio del ciclo integrato dei rifiuti.Anche il Presidente di Irpiniambiente Boccalone rassicura i sindacati: la legge 14 assegna nuove competenze alle società provinciali che potranno continuare la loro attività fino all’affidamento del servizio ad un nuovo soggetto da parte dell’ente d’ambito- A garantirlo sarebbe stato direttamente il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola.