Corpo forestale, Vigili del fuoco, funzionari dell’Istituto di Sanità, uomini dell’Nbc tutti impegnati in un sopralluogo presso l’isochimica disposto dal procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo. Per ore la fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovie, attualmente sotto sequestro, è stata oggetto di rilievi e controlli. Sui motivi del sopralluogo vige il massimo riserbo. Si presume che il blitz abbia come obiettivo quello di monitorare lo stato dei lavori di messa in sicurezza del sito. Ma non solo. La presenza del Nucleo chimico e batteriologico lascia intendere che ci siano stati controlli anche sull’aerodispersione di amianto nella zona. Inoltre sarebbe stata verificata anche la tenuta di un silos a rischio crollo. Sul posto il comandante dei Vigili del Fuoco Alessio Barabarulo. Telecamere a debita distanza e bocche cucite. A Borgo Ferrovia sono giunti anche il sindaco Paolo Foti e il vice Stefano La Verde, costretti anche loro ad assistere dall’esterno. Foti non ha rilasciato dichiarazioni. La Verde si è limitato a dire che non sapevano niente e che non li hanno fatto entrare. Nelle prossime ore forse trapelerà qualche dettaglio in più sui motivi alla base del sopralluogo.
Di certo emerge la determinazione del Procuratore Cantelmo di fare luce su una vicenda che ormai è diventata di carattere nazionale.
Da un lato ci sono le indagini in corso con 25 indagati, dall’altro l’impegno politico per la bonifica e per il prepensionamento dio quegli operai che negli anni ottanta hanno lavorato a stretto contatto con l’amianto. Molti dei quali oggi non ci sono più.
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