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L'AIR apre i collegamenti con il nord ma è polemica. Mitrione: si privilegino le zone interne

I Trasporti Air finiscono nella polemica. In_Loco_ Motivi critica duramente la nuova scelta aziendale di dare il via a collegamenti con il nord e centro Italia, mentre in Irpinia le corse sono centellinate con autobus obsoleti


air

I nuovi cartelloni pubblicitari dell’Azienda Autoservizi Irpini avranno di sicuro catturato anche la vostra attenzione. “Gira l’Italia in salotto con gli autobus Air” recita lo slogan che introduce la scelta dell’azienda di allungare i percorsi fino a Rimini, Pescara, Pisa, Bologna – Carpi e Venezia. Insomma, l’Air va oltre i confini della Regione Campania, e ben oltre quelli circoscritti della provincia avellinese. Una scelta apprezzabile se non fosse per una contraddizione rilevata dall’esponete di In_Loco_Motivi, Pietro Mitrone: le condizioni di viaggio dei passeggeri irpini, costretti a viaggiare con bus oramai obsoleti e collegamenti centellinati, soprattutto in Alta Irpinia. “La priorità deve esser data ai collegamenti con le zone interne” – tuona infatti Mitrione che solleva la questione in un primo momento sul social network per poi divulgarla alla stampa –. “Sarà sicuramente una oculata politica aziendale quella che ha adottato l’Air a farci girare l’Italia in salotto con i nuovi collegamenti in vigore dal prossimo 28 luglio 2013, ma non poter raggiungere l’alta Irpinia o altri posti della nostra provincia, anche con uno “sgangherato” bus perché non ci sono fondi, ci rende, a dir poco, avviliti. Invece – continua a dichiarare l’esponete di In_Loco_Motivi – i tagli operati al trasporto pubblico locale stanno determinando l’isolamento soprattutto dell’Alta Irpinia. E’ una pratica particolarmente odiosa perché si scarica sulla parte più debole dell’Irpinia la conseguenza di questi provvedimenti di tagli lineari che corrispondono solo a logiche ragionieristiche. Sembra che si stia lavorando per favorire l’uso dell’auto privata o per qualche soluzione privatistica del comparto. Questa società a prevalente capitale regionale, non può agire da monopolista sulle tratte dove guadagna, tipo Napoli/Fisciano, e tagliare quelle poco frequentate. Una soluzione ottimale per l’Alta Irpinia – avanzano da In_Loco_Motivi – potrebbe essere collegare questo territorio con l’area del Calaggio creando le condizioni per effettuare l’interscambio con servizi interprovinciali via autostrada. Con poco dispendio di risorse, si potrebbero istituire delle corse dirette NA/AV fino a Lacedonia/Calaggio prolungando il percorso di quelle che oggi arrivano a Grottaminarda”. Ipotesi su cui ragionare ci sarebbero, invece secondo Mitrione si sprofonda in un paradosso: “Abbiamo paesi che non sono raggiungibili dopo il primo pomeriggio lesinando anche su collegamenti minimi che potrebbero migliorare la qualità della vita di tante persone e, nel contempo, ci sono le condizioni per attivare servizi per collegare Avellino con città del Nord e centro Italia”. 
Il messaggio è chiaro: prima di pensare a girare lo stivale, si dovrebbe permettere di girare l’Irpinia con il trasporto pubblico dando seguito anche alle innumerevoli istanze che i passeggeri, più volte esposte attraverso Canale 58, hanno indirizzato all’AIR. 

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