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L'Irpinia si spopola: in oltre 27mila all'estero negli ultimi 15 anni

Non si arresta la fuga dall'Irpinia. Lo conferma il rapporto Migrantes sulla presenza degli italiani nel mondo. Il periodo preso in esame va dal 2006 al 2016. In 15 anni sono stati oltre 27mila i residenti nella provincia di Avellino che hanno lasciato i comuni d'origine per costruirsi una nuova vita al''estero. Mete preferite: Inghilterra, Germania, Svizzera, Spagna e Belgio.

Gli iscritti irpini all'Aire, l'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Etero, sono aumentati del 27% rispetto  al 2006. Perdono abitanti, tra gli altri, il capoluogo, 3000 mila; Calitri e Volturara, circa mille; Ariano, 1300. Partono tutti: giovani e meno giovani, laureati e non. E' un fenomeno che non risparmia nessuno, a riprova che quello dei cervelli in fuga è solo un luogo comune.

''Nel confronto tra 2006 e 2020, tutti i 118 comuni irpini, tranne 5, hanno registrato un incremento di iscritti all'Aire'' si legge nella relazione firmata da Toni Ricciardi, storico delle migrazioni, tra i curatori del rapporto. Ma i numeri reali sono più alti. Molti infatti si iscrivono alle liste dei reidenti all'estero solo dopo qualche anno che si sono trasferiti. Se a ciò si aggiunge l'emigrazione interna, dal sud al nord, che in questi dati non è contemplata, è chiaro che siamo di fronte ad un fenomeno epocale di desertificazione e spopolamento. Solo stando questi dati, la popolazione irpina è passata in quindici anni da 437mila a 413 mila. A svuotarsi sono soprattutto le aree interne, l'alta irpinia, i piccoli borghi. Cairano, ad esempio, ha più residenti all'estero, quesi il doppio, che nel proprio comune. Dati più o meno simili per Conza, Teora, Guardia dei Lombardi.

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