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La nomina, il messaggio, la biografia: ecco chi è il nuovo vescovo di Ariano-Lacedonia

E' don Sergio Melillo il nuovo vescovo della Diocesi di Ariano-Lacedonia. Questa mattina la nomina su indicazione del Vaticano. Don Sergio ricopriva fino ad oggi il ruolo del vicario del Vescovo di Avellino. E' sacerdote da oltre 25 anni.


-L'ANNUNCIO DEL VESCOVO DI AVELLINO FRANCESCO MARINO
''Con gioia e  gratitudine al Signore  vi comunichiamo che un presbitero della nostra Chiesa di Avellino: Mons. Sergio Melillo - vicario generale e parroco della Cattedrale - è stato nominato  da Papa Francesco, vescovo della Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia.
É un evento di Grazia, un segno tangibile della paterna attenzione del Santo Padre alla Chiesa Avellinese, all’Irpinia, alle attese e speranze della nostra gente in questa difficile congiuntura sociale.  É un momento importante  per la vita nostra Diocesi, esulto con voi fratelli sacerdoti,  diaconi,  religiosi e  fedeli. Il ringraziamento al Signore è frammisto all’emozione  per la scelta voluta da Papa Francesco. Sono trascorsi oltre 54 anni da quando un sacerdote del clero diocesano, monsignor Raffaele Pellecchia, veniva chiamato all’episcopato!  
Siamo vicini al carissimo don Sergio con la preghiera a Cristo Buon Pastore, affinché il suo  servizio episcopale sia fecondo.  L’annuncio accade oggi alla vigilia di Pentecoste, lo Spirito Santo lo guiderà nel ministero con i suoi doni. È un sacerdote  saggio, prudente e preparato.
La nomina di Monsignor Melillo evidenzia il valore della sua persona e la bontà del servizio pastorale reso alla Diocesi di Avellino. Abbiamo avuto in questi anni modo di sperimentarne lo spirito di accoglienza e la sua sacerdotale amicizia. Nel manifestare a lui il sincero affetto  della Chiesa di Avellino, gli diciamo grazie per il ministero che ha svolto con dedizione. 
 Viviamo il distacco dal Vicario Generale, da don Sergio, aderendo -  toto corde -  al progetto di Dio sulla sua persona, in obbedienza alla volontà  del Papa: è un dono  di un Pastore alla Chiesa sorella di Ariano Irpino – Lacedonia. 
Lo affidiamo all’intercessione della Vergine Maria, l’Assunta ai Santi Patroni Modestino, Fiorentino e Flaviano sapendo che questa grazia troverà fertile humus nella sua esperienza di uomo e di prete. 
  Dio ricco di Misericordia benedica il suo cammino!''
-IL PRIMO MESSAGGIO DEL NUOVO VESCOVO
Misericordiae vultus Patris Iesus
''Carissimi Fratelli e Sorelle della Chiesa di Dio chè è in Ariano Irpino - Lacedonia,
quando Sua Ecc.za il Nunzio mons. Bernardini  mi ha comunicato la volontà del Santo Padre di nominarmi vostro vescovo, un turbine di emozioni mi ha avvolto. Mi sono risuonate nella mente queste parole: Sempre  mi torna la tua grazia dono improvviso, e la vita ad ora ad ora maraviglia di te, Signore…(Umberto Marvardi). In me ho ripetuto: Affida al Signore la tua via, ed egli compirà la sua opera e con fiducia ho guardato al fiat di Maria: era il 13 maggio. 
Sono grato al Signore Gesù, volto della misericordia del Padre, e a Papa Francesco che mi manda a voi come pastore e guida. 
La scelta di un vescovo per la nostra Diocesi è segno amorevole del Papa per i nostri territori provati dalla perdita di istituzioni civili e per la crisi del mondo del lavoro.
Posso assicurarvi che quodianamente siete presenti nella mia preghiera in attesa di incontrarci. 
Saluto con  grata stima il mio predecessore mons. Giovanni D’Alise che ha servito con afflato paterno la nostra Chiesa nel cammino dell’evangelizzazione. 
Desidero ricordare i vescovi e i sacerdoti la cui memoria è in benedizione, con particolare affetto mons. Pasquale Venezia che coltivò la mia vocazione e mi accolse nel Seminario di Avellino. 
Ringrazio mons. Antonio Blundo che con fiducia nel Signore ha guidato la Diocesi. Grazie di cuore per  il bene profuso alla nostra Chiesa!
Rivolgo un saluto fraterno ai sacerdoti, ai diaconi, ai prossimi ordinandi, ai religiosi, alle religiose, ai seminaristi, ai fedeli dei movimenti, delle aggregazioni laicali e delle confraternite; alle famiglie, agli anziani, ai giovani, ai poveri, ai sofferenti, ai carcerati. 
Il mio pensiero va ai missionari originari della Diocesi tra i quali padre Giovanni Zevola e don Massimiliano Palinuro. Vi porto nel cuore! 
Sono consapevole dei miei limiti: “Signore  tu mi conosci fino in fondo, tutto il mio presente, il mio passato e il mio futuro stanno davanti a Te come una cosa sola” (Beato J.H. Newman). Vi chiedo, fin d’ora, di sostenermi con la preghiera e di accogliermi con amicizia.
La nostra Diocesi nel cuore della terra di mezzo - l’Irpinia - è territorio  segnato da difficoltà per le nuove generazioni, senza lavoro e  preoccupate per il loro futuro, ma è un luogo accogliente che va salvaguardato, un paesaggio con un ampio skyline che allarga il cuore, un colpo d’occhio unico che rimanda a Dio dove davvero sovviene l’Eterno. 
Ricerchiamo insieme il bene della nostra gente che è volitiva e con potenzialità inespresse!
In spirito di collaborazione porgo un deferente saluto e rivolgo un accorato appello alle istituzioni civili e militari per perseguire insieme il bene comune in questa fase delicata della vita sociale. Noi adulti siamo figli di una generazione dove, fin dall’infanzia, veniva instillata fiducia nel futuro e a “rincorrere i sogni”: non spegniamo questa speranza nel cuore dei giovani!
Carissimi, camminiamo nel nome del Signore, illuminati dalla Grazia e con la gioia del Vangelo nel cuore.
Apostoli in un mondo nuovo dove l’orizzonte della vita è come  “sfuocato” e tutto è condotto e imprigionato  nel presente. Eppure nella società “liquida” emerge la sete di Dio e il desiderio di incontrare Gesù di Nazareth. 
La Chiesa non è un “organismo mondano”, non una ONG… Guidata dallo Spirito Santo, il Paraclito, dona Cristo, il Risorto. Noi, Popolo di Dio - pastori e fedeli - dobbiamo far risplendere il volto misericordioso del Padre!
Sentitemi vicino amici sacerdoti, nelle vostre intense giornate colme di dialogo con Dio e ascolto della gente, fatte a volte di solitudine e stanchezza: la porta del mio cuore e della “mia” casa è sempre aperta!
Infine, rivolgo un saluto cordiale agli Eccellentissimi Vescovi della Campania, al Presidente della Conferenza Episcopale il Card. Crescenzio Sepe e al Metropolita mons. Andrea Mugione.
Al mio vescovo Francesco, con il quale ho condiviso la gioia di servire la Chiesa di Avellino, un affettuoso e filiale pensiero. Lo ringrazio per la sua bella testimonianza e il suo esempio di umile dedizione al Vangelo.
Porto nel cuore i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i fedeli della amata Chiesa di Avellino, Madre che mi ha generato alle fede. Saluto con affetto riconoscente i fedeli della mia parrocchia del Duomo e gli amici Scout dell'Agesci “Zona Hirpinia”.
Affido il mio ministero episcopale, tutto me stesso e ciascuno di voi, alla bontà Misericordiosa del nostro Dio.
La Vergine Maria di Valleluogo - che oggi veneriamo - e il nostro patrono S. Ottone ci benedicano e ci custodiscano!''
- BIOGRAFIA DEL NUOVO VESCOVO
Il Rev.do Mons. Sergio Melillo è nato ad Avellino il 16 novembre 1955. Nel 1983, dopo una breve sosta lavorativa nella pubblica amministrazione, è entrato nel Pontificio Seminario Interregionale Campano di Posillipo (Napoli), dove ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica (Ecclesiologia).
È stato ordinato Presbitero il 9 settembre 1989, incardinandosi nella diocesi di Avellino.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi più significativi: Parroco di Parolise e di Sarza Irpina (1989-1994); Vicario Urbano di Avellino (1994-2002); Vicedirettore della Caritas diocesana e Responsabile della formazione del volontariato, del servizio civile e dei centri di ascolto, nonché Membro della Commissione Area Internazionale della Caritas Italiana (2000-2005); Docente di Teologia Dogmatica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Avellino (dal 1991); Vicario Parrocchiale della Cattedrale (dal 1995 al 2013); Docente di Cultura religiosa all’Università della Terza Età di Avellino (dal 1997); Vicario Generale e Moderatore della Curia (dal 2005). Dal 2013 è Parroco della Cattedrale di Avellino.
Nel 2009 è divenuto Cappellano di Sua Santità.
Inoltre, è membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori. Già Assistente Ecclesiastico dell’Azione Cattolica Ragazzi e Direttore del “Bollettino diocesano”, dal 2013 è Assistente Ecclesiastico per gli scout dell’A.G.E.S.C.I. della “Zona Hirpinia”. Per alcuni anni ha insegnato presso il Liceo-Ginnasio “Pietro Colletta” di Avellino ed ha collaborato anche con diverse testate giornalistiche locali.
È autore di alcune pubblicazioni di Storia Ecclesiastica locale e di carattere umanistico, filosofico e letterario.

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