Archiviato il pasticcio della chiusura e poi riapertura della Malzoni da parte del Comune, i sindacati chiedono certezze sul futuro. Se da un lato c’è la soddisfazione perché la clinica può continuare a lavorare, dall’altro c’è il timore che situazioni di questo tipo, fino a quando l’azienda non eseguirà gli interventi edilizi necessari per mettersi a norma, possano ripetersi.
Dunque sindacati e dipendenti sono stati ricevuti in prefettura per chiedere un tavolo permanente che periodicamente verifichi lo stato di avanzamento dei lavori. Un modo per fare pressione sulla Malzoni che entro ottobre deve chiudere con la riqualificazione di alcuni reparti. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al prefetto di attivare un tavolo anche alla presenza dei vertici dell’azienda.

Per quanto riguarda il comune c’è da registrare un altro colpo di scena che nasce anche dalla vicenda della Malzoni. Il vice sindaco La Verde si è autosospeso per 20 giorni. Ufficialmente per motivi strettamente personali, ma le malelingue raccontano di un dissenso con il sindaco, oltre che su Malzoni, sul progetto della nuova Piazza Libertà e sugli alloggi comunali.