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Malzoni, vertice in Prefettura: ancora stipendi arretrati. L'Asl precisa: soldi trasferiti

malzoni-villa dei platani

Ennesimo vertice in prefettura per dipanare l’intricata matassa della clinica Malzoni. Dopo la protesta di ieri e lo sciopero revocato all’ultimo minuto per un vizio di forma, i rappresentanti dei sindacati, dell’Asl e dell’azienda si sono ritrovati intorno al tavolo della prefettura di Avellino. La buona notizia è che la metà mancante dello stipendio di gennaio è stata erogata. Restano da corrispondere ai lavoratori i mesi febbraio e marzo. Oltre agli arretrati i sindacati chiedono di sapere se in futuro questi ritardi diventeranno la norma, oppure se il pagamento tornerà ad essere puntuale. Dai rappresentanti dei lavoratori è giunta anche la richiesta a rispettare l’accordo reso dei buoni pasto. Dovevano essere corrisposti a partire da gennaio 2014, e invece fino ad oggi non si sono visti. Mario Ferrante, braccio destro di Florio, ha assicurato che l’Asl sta facendo il suo dovere, chiarendo che il milione e settecentomila dovuto è già nelle casse della Malzoni. Trasferimento di danaro confermato dai sindacati. A fermare questi soldi pare siano state le banche per pregressi debiti a carico della clinica di Viale Italia. In ogni caso l’azienda, presente con un suo rappresentate all’incontro, ha assicurato che entro fine mese verrà corrisposto febbraio ed entro metà aprile la mensilità di marzo. Ma su tutta la vertenza pende la spada di Damocle del Tar. Il Tribunale Amministrativo deciderà il prossimo 27 marzo se prorogare la sospensiva della direttiva che chiudeva la Malzoni per carenze  strutturali, oppure se renderla operativa. In tal caso si aprirebbe una vertenza nella vertenza di difficile soluzione.

LA NOTA DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Il tavolo di raffreddamento tenuto stamattina in Prefettura sulla vertenza Malzoni è servito per meglio comprendere quanto attiene al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori a tempo indeterminato, interinali e delle diverse società del Gruppo Malzoni. Da troppi mesi i lavoratori del Gruppo Malzoni percepiscono lo stipendio oltre la data prevista dal contratto ossia il 7 di ogni mese e frazionato nel tempo ossia con acconti del 50% e poi il saldo ulteriormente prorogato. La motivazione addotta dalla proprietà è sempre stata quella che non era possibile erogare gli stipendi se l’ASL non provvedeva alle dovute rimesse. Su questi temi ci siamo confrontati oggi  e con estrema chiarezza e trasparenza il Direttore Sanitario Dr. Ferrante ha tenuto a precisare che tutti i pagamenti dovuti sono stati effettuati e ha invitato le OO.SS. a prenderne visione. Infatti in tempo reale ci sono state fornite le documentazioni richieste dalle quali si evince senza alcun infingimento che sono stati sinora erogati il saldo del 2012 pari a 2.415.305,07, l’acconto del mese di novembre e dicembre 2013, il saldo dei mesi gennaio/settembre 2013 e l’acconto del mese di gennaio 2014 complessivamente pari a circa 7 milioni di euro. Ovviamente la tempistica con cui queste rimesse saranno esigibili è determinata da procedure burocratiche che dovrebbero trovare compimento entro la prima quindicina del mese di aprile. Inoltre l’ASL  con nota a firma del Direttore Generale Ing. Sergio Florio ha invitato i Direttori dei distretti a procedere alla liquidazione degli acconti mensili per le strutture in provvisorio accreditamento secondo quanto stabilito dai decreti regionali che regolano per il 2013 le diverse macroaree di attività. Le OO.SS. e i rappresentanti RSA presenti al tavolo hanno inoltre chiesto il rispetto degli accordi sindacali siglati di recente sulla erogazione del buono pasto a partire dal mese di gennaio 2014 che, però, i dipendenti non hanno ricevuto. Considerato che il rappresentante del Gruppo Malzoni ha riferito che  buono pasto di gennaio e febbraio  potrebbe non essere corrisposto nemmeno con la prossima busta paga  le OO.SS. hanno diffidato ad agire in tal senso comunicando che interesseranno l’Ufficio del Lavoro competente. Al più presto chiederemo un incontro alla dirigenza del gruppo Malzoni perché alla luce di quanto innanzi illustrato è necessario definire tempi e modalità certe per il futuro pagamento degli stipendi a tutti i lavoratori del Gruppo. Viene mantenuto lo stato di agitazione dei lavoratori in quanto attendiamo il mantenimento degli accordi in Prefettura ossia il pagamento dello stipendio di febbraio entro il 31 marzo e di marzo entro il 15 aprile.    

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