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Minacce all'Alto Calore, De Stefano va in Procura e attacca ''vecchi tromboni e nuovi trombettieri''

Lettere anonime, minacce, tromboni vecchi e nuovi trombettieri che pontificano. E’ un Lello de Stefano in trincea quello che convoca la stampa per parlare del guasto riparato all’impianto di Cassano, ma soprattutto per sparare a zero contro i nemici della sua gestione; fuori e dentro il partito. E’ il caso di Lucio Fierro, ex presidente della Patrimonio, e di Gianluca Festa in passato membro del Cda dell’Acs, accusati, più o meno velatamente, di aver generato incuria, debiti e sprechi (ovviamente non solo loro). Per quanto riguarda le lettere anonime, il presidente dell’Alto Calore si dice pronto a portare le carte in procura. Tornando all’oggetto della conferenza stampa, De Stefano racconta i momenti difficili vissuti con il guasto di Cassano, quando 84 comuni rischiarono di rimanere a seccco. Il problema fu risolto riattivando una vecchia pompa del 1971 e impiegando 220mila euro. Si trattò di un guasto dovuto proprio alla fatiscenza degli impianti, trascurati per troppi anni.

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