La Corte costituzionale, nella Camera di consiglio «ha dichiarato inammissibili le tre richieste di referendum relative alle circoscrizioni giudiziarie». Lo ha reso noto la stessa Consulta.
I tre quesiti referendari sulla riforma della geografia giudiziaria, che prevede il taglio delle circoscrizioni minori, erano stati promossi da cinque consigli regionali: Basilicata, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Campania. Nello specifico i quesiti erano relativi all'abrogazione delle disposizioni sulla soppressione di 30 tribunali ordinari e delle rispettive procure, nonché di 220 sedi distaccate.
Già un anno fa, la Consulta aveva detto no al referendum sulla geografia giudiziaria, ma il quesito era stato di nuovo sottoposto dai Consigli regionali al vaglio della Cassazione e quindi della Corte Costituzionale.
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