Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Attualità

Petrolio, Comitato No Trivellazioni: "L'irpinia attende silente la sua morte"

trivellazioni

Dal Comunicato Comitato "NO Trivellazioni petrolifere in Irpinia"riceviamo e pubblichiamo
"Le trivelle avanzano in Irpinia e l’Irpinia silente aspetta la sua morte!Poco l'interesse intorno alla questione, poca l'informazione, generale il disinteresse della politica, colpevole assenza di un tavolo concertativo capace di metter insieme i 43 sindaci interessati al progetto di ricerca di idrocarburi denominato “Nusco” con la provincia e soprattutto la Regione, ed inoltre nessuna presa di posizione dei partiti politici e dei sindacati irpini.Tutta l’attenzione mediatica viene catalizzata intorno al convegno che a breve si terrà a Torella dei Lombardi dove il Sindaco Lodise insieme al Sindaco di Nusco De Mita, hanno inteso mettere insieme i consigli comunali di mezza provincia per affrontare la questione "petrolio si petrolio no". Noi crediamo che la svolta non possa venire da quel convegno, anche se auspichiamo che possa rappresentare l’inizio di un percorso di responsabilizzazione delle istituzioni rispetto alla questione petrolio nella speranza che almeno un documento di indirizzo politico venga prodotto in quella sede, anche se restiamo del parere che la questione non si risolva in questo modo, nè con sedute di consigli comunali a 7 o a 10 comuni.Noi riteniamo che i sindaci debbano prendere coscienza della problematica facendo da cassa di risonanza nel proprio territorio perchè solo così si otterrà un risultato utile “alla causa”, nella prospettiva di animare la coscienza collettiva dell’Irpinia per fare fronte unico sulla questione petrolio che riguarda tutti e nessuno può o deve restarne fuori. Riteniamo che non si può delegare tutto ai Comitati di cittadini presenti sul territorio ma che bisogna creare una sorta di osmosi tra le parti senza che nessuno se ne lavi le mani.Servono Assemblee dal basso partecipate, assemblee in tutti gli angoli della nostra Irpinia, luoghi di incontro e di scambio di opinioni, luoghi aperti verso la soluzione definitiva delle trivellazioni petrolifere! Pertanto, ben vengano anche i Convegni con esperti del settore anche se non bastano solo quelli. Il 19 saremo a Viggiano per ascoltare, ma soprattutto per renderci conto di persona di cosa significhi “vivere in mezzo al petrolio”, e non certo per riempirci la testa di sole terminologie tecnico-scientifiche che seppur importanti non risolvono la questione.Bisogna mobilitare la Chiesa, interpellando i vescovi delle varie diocesi irpine affinché questi si attivino per “erudire” tutte le parrocchie dell’Irpinia per armare una battaglia da combattere a tutti i livelli possibili per tutelare il nostro territorio.In virtù della prossima campagna elettorale politica alle porte abbiamo la possibilità di chiedere, giustamente, tutele per la nostra terra. Questo significa pretendere dai candidati irpini, vedi Famiglietti, Paris, De Luca, Zecchino, Pugliese, Giuseppe De Mita, Sibilia, che la campagna elettorale sia incentrata anche sulla questione petrolio con l'auspicio di strappare un impegno concreto di questi futuri senatori o deputati.E’ finito il tempo delle promesse astruse o illusorie! Gli uomini della partitocrazia devono metterci la faccia e difendere con le unghie e con i denti il nostro/loro territorio.Nessuno è escluso, o si deve auto escludere dall’assumersi le proprie responsabilità! E ci riferiamo anche alla posizione di quegli  “uomini” che troppo spesso hanno blaterato senza mai dare linfa ad una lotta comune in difesa del territorio Irpino. L’Irpinia ha già dato in termini di saccheggio della propria terra! Dalla vicenda delle discariche  alla distruzione delle tratte ferroviarie, passando per la Sanità fino ad arrivare dritti al saccheggio del suo cuore produttivo, vedi Irisbus.Il comitato “no trivellazioni in irpinia” si pone al fianco della gente irpina perché ama la sua terra e tutto quello che al suo interno pulsa di vita, e lo stesso deve fare la politica con spirito di servizio, senza mezze risposte o promesse buttate li tanto per…. Oggi, si decide del futuro dell’Irpinia che a breve potrebbe diventare terreno di conquista delle lobby petrolifere con le sette sorelle già appostate ai margini in attesa che fantomatiche società “prestanome” ne facciano da apri pista.Noi non possiamo stare a guardare la distruzione che avanza!Noi abbiamo il diritto-dovere di frapporci tra gli interessi dei signori del petrolio e un territorio che esplode in tutta la bellezza data sua ricca conformazione paesaggistico ambientale.Noi non siamo sempre per il “No” invece parteggiamo per il “Sì”, ma un sì che vada verso la tutela delle eccellenze agricole dell’Irpinia, un sì che abbracci le montagne e le colline della nostra terra che certamente vogliamo tutelare, un sì che sta a significare la tutela della salute della gente d’irpinia contro i danni che provocherebbero le estrazioni petrolifere e quindi restiamo fermamente convinti del nostro “No” alle perforazioni in terra d’Irpinia. L'Irpinia, terra di briganti e di lupi non può e non deve diventare terra di conigli".

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy