360 i tamponi processati ieri tra Biogem e il Moscati. Per il secondo giorno consecutivo, 0 i positivi. La fase 1 in Irpinia sembra aver dato i suoi frutti. In diminuzione anche gli ospedalizzati. Se ne contano ventitré in totale. Un dato esiguo, se confrontato con quello delle scorse settimane. Di questi sette sono in Terapia Intensiva, tutti presso il Covid-Hospital della città ospedaliera dove si registrano complessivamente dieci degenti infetti. Al “Frangipane” di Ariano Irpino sono tredici i pazienti positivi al virus e nessuno in Terapia Intensiva (nell’area Covid-19 sono ospitati anche otto degenti negativi e uno in attesa di tampone). Questo significa che la maggior parte degli “attuali positivi” sta conducendo la propria battaglia contro il virus presso la propria abitazione, sotto stretta osservazione medica da parte dell’Asl.

Aumentano ancora le guarigioni. Ieri altre due. Sono due coniugi di Mugnano del Cardinale. I guariti in provincia salgono quindi a 205, 465 i positivi dall’inizio dell’emergenza, 54 i decessi. Pesano i dati di Ariano, la città più colpita in Irpinia e che più duramente ha dovuto fare i conti con il covid. 172 i positivi, 24 le vittime. E il ritorno alla normalità, con la fase 2, si sta registrando in primo luogo proprio nei nosocomi irpini. Al Frangipane nonostante l’inconveniente della Tac, che dovrebbe essere ripristinata nella giornata di oggi, si guarda finalmente in avanti. Il primo atto è stato l’inaugurazione del nuovo reparto di i Neurologia, che dal secondo piano è passato al quarto, con l’installazione di apparecchiature all’avanguardia e il potenziamento dell’organico. Un reparto con dieci posti letto, di cui sei in ordinario e quattro di intensiva.

Buone notizie arrivano anche dal centro di ricerche Biogem. La struttura di Camporeale ha fatto un ulteriore passo avanti nella lotta al virus. “Nella piena consapevolezza che proprio in questa nuova fase è necessario intensificare il monitoraggio su più larga scala – si legge in una nota – Biogem, che aveva dato disponibilità all'analisi di 150 tamponi, che ha poi elevato il numero a 250 ha comunicato alla Regione la disponibilità a raggiungere come quota massima l'analisi di 300 tamponi pro die”.