Dino Preziosi non è più un dirigente dell'Air. L'amministratore unico Alberto De Sio licenzia di fatto l'ex direttore generale, già da qualche mese, peraltro, retrocesso a dirigente legale. E' l'epilogo di uno scontro che dura da tempo. Ad assumere gli incarichi conferiti a Preziosi, per il momento, è lo stesso De Sio.
A quanto si apprende l'ex direttore generale è stato messo alla porta per una promozione contestata, conferita da Preziosi quando era ancora manager. Al di là degli aspetti tecnici - la vicenda avrà certamente un risvolto legale - nella guerra che si è scatenata all'interno dell'Air c'entra, eccome, la politica. Più volte infatti Preziosi, consigliere comunale ad Avellino ed ex esponente dell'Udc, è finito nel mirino della Regione, che dell'Air è proprietaria. Il governatore De Luca in persona lo aveva accusato prima di fare contemporaneamente il manager e il politico, poi ne aveva criticato il compenso, sostenendo che guadagnava quanto Obama e ciò era inaccettabile. Lo scontro non si è limitato alle frecciatine. A un certo punto la Regione è passata dalle parole ai fatti: modificando la statuto aziendale, ha infatti cancellato la figura del direttore generale, incarico che Preziosi ricopriva dal 2000, peraltro con contratto di nomina privatistica e non politica. Come detto, la vicenda si consumerà ora nelle aule di tribunale. Preziosi si era già rivolto ai suoi legali per chiedere di essere reintegrato nel ruolo di direttore generale, ora ha già annunciato di aver impugnato il nuovo provvedimento. In ogni caso, almeno per il momento, si chiude la sua esperienza con una delle più grandi aziende di trasporto pubblico della Regione. Un'azienda che negli anni in cui è stata guidata da Preziosi era una delle poche con bilanci in attivo anziché in passivo.
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