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Registro Tumori, dati positivi per l'Irpinia /VIDEO

Sono positivi di dati del Registro Tumori presentati questa mattina dall'Asl di  Avellino. Sul territorio provinciale incidenza e mortalità sono inferiori alla media nazionale, e inferiori alle altre province campane. I dati si riferiscono al triennio 2010, 11 e 12. L'unico cancro che presenta tassi di incidenza più alti rispetto alla media nazionale, è quello alla tiroide nelle donne. Negli uomini al primo posto c'è il tumore al polmone e alla prostata. Nelle donne la prima causa di morte per cancro è il tumore alla mammella. Infine, il tumore del colon retto rappresenta, sia nei maschi che nelle donne, la seconda causa di morte per cancro.

Critico il giudizio di Franco Mazza, medico e referente del comitato che si batte contro l'inquinamento nella Valle del Sabato:

Stamattina dunque la presentazione dei dati del Registro Tumori della provincia di Avellino. Innanzitutto per ora si tratta di dati molto parziali, riferiti a tre anni (2010-2012). Siamo nel 2018, dunque sono dati parziali e molto datati. Si è detto che c'è un'incidenza più bassa della media regionale e del Sud. Sarebbe interessante sapere con chi effettivamente è fatto il confronto. In teoria i dati dovrebbero essere confrontati con aree in cui c'è il registro tumori. Quindi in regione Campania siamo a confronto con la Terra dei Fuochi? Per il resto del Sud siamo a confronto con Gela e con Taranto? E chi lo sa! Poi abbiamo un dato complessivo, nessun confronto tra le varie aree territoriali della provincia e perciò nessun ragionamento su eventuali pressioni ambientali. Qui veniamo al punto dolente dell'intera mattinata. Il dott. Mario Fusco, ha negato che esista una correlazione importante tra ambiente e comparsa di tumori (ha detto che solo il 2% dei tumori è legato a fattori di pressione ambientale), andando contro ai più autorevoli studi scientifici internazionali. In un sol colpo ha sconfessato lo studio SENTIERI dell'Istituto Superiore di Sanità e quanto asserito dalla stessa OMS attraverso la IARC. Vedo un atteggiamento curioso nel sottolineare come siano gli stili di vita a determinare le condizioni per la comparsa del cancro e a non vedere invece come le pressioni ambientali siano fortemente condizionanti. Un dato emerge: i tassi di incidenza dei tumori della tiroide nelle donne sono più alti non solo rispetto alla Campania e al Sud ma lo sono rispetto al resto d'Italia. A mio avviso questo dato (se lo associamo anche a quello, sempre nelle donne, della maggiore incidenza di linfomi non Hodgkin) deve invece far riflettere e non semplicemente essere liquidato come il risultato di una "maggiore pressione diagnostica". E' un lavoro appena iniziato ma se chi ci lavora, e mi riferisco in particolare al referente regionale dott. Mario Fusco, fa le affermazioni che ho sentito stamattina temo che si inseguano teoremi a discapito della ricerca delle verità in Irpinia, nella Terra dei Fuochi e nel resto della Regione Campania!

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