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Rifiuti, si brancola nel buio: fumata nera in Prefettura

Nuovo vertice in Prefettura per trovare una soluzione all'emergenza rifiuti. La Provincia e Irpiniambiente sono alla ricerca di un privato che si faccia carico dello stoccaggio e della trasferenza dell'umido. Negli ultimi due giorni l'emergenza è stata tamponata facendo ricorso agli impianti di Flumeri e Giffoni Valle Piana. Ma a partire da domani il problema si riproporrà. Sono oltre cinquanta i comuni dove la raccolta rischia di rimanere ferma. A Palazzo di Governo, intorno allo stesso tavolo, i rappresentanti di Provincia, Irpiniambiente, dei comuni di Manocalzati, Avellino, Serino, e i vertici di due ditte private, la Defiam e la Firm Ecologia. Difficile trovare una soluzione. Ancora una volta, così come nell'ultimo vertice, la Defiam di Serino, si è detta contraria ad accogliere l'umido. Da verificare la posizione della Firm Ecologia di Manocalzati. Irpiniambiente si sente con le mani legate: lo Stir non è disponibile, i privati si tirano indietro e contro la costruzione degli impianti si mobilitano sindaci e comitati. Da qui l'appello alle istituzioni lanciato più volte dall'amministratore unico Nicola Boccalone affinché ognuno faccia la sua parte. Irpiniambiente punta l'indice però anche contro i privati e si chiede per quale motivo si rifiutino di fare oggi quello che hanno fatto fino a qualche mese fa.

Il vertice si è concluso con un nulla di fatto. Un nuovo incontro si terrà mercoledì.

Giordano: dimissioni

Ed è durissimo il commento di Giancarlo Giordano che parla di emergenza inesistente e chiede le dimissioni dei vertici di irpiniambiente. L'onorevole di Sinistra italiana ribadisce la contrarietà all'ampliamento dello Stir e si dice pronto a vigilare affinché il Comune di Avellino mantenga la promessa di ricorrere al Tar qualora la Regione dovesse confermare il progetto.

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