La società Irpiniambiente comunica che è impossibilitata ad effettuare il servizio di raccolta della frazione umida a partire dalla mezzanotte nei seguenti comuni: Aiello del Sabato, Atripalda, Avellino, Bagnoli Irpino, Cairano, Calabritto, Candida, Caposele, Capriglia Irpina, Cassano Irpino, Castelvetere sul Calore, Cervinara, Contrada, Forino, Grottolella, Guardia Lombardi, Lapio, Lauro, Lioni, Manocalzati, Mercogliano, Montefalcione, Monteforte Irpino, Montefredane, Montella, Montemiletto, Morra De Sanctis, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Ospedaletto d'Alpinolo, Parolise, Pietradefusi, Pietrastornina, Pratola Serra, Quadrelle, Quindici, Salza Irpina, San Martino Valle Caudina, San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Sant'Angelo a Scala, Santo Stefano del Sole, Senerchia, Solofra, Sorbo Serpico, Summonte, Teora, Tufo, Venticano, Volturara Irpina.
Per i comuni di Altavilla Irpina, Chiusano S. Domenico, Prata P.U., Rotondi, San Mango sul Calore, Torrioni non sarà consentito il conferimento della frazione umida presso l’impianto.
Alla base della comunicazione di Irpiniambiente c'è l'impossibilità per la società a conferire presso lo Stir di Pianodardine la frazione organica a partire dal 9 febbraio 2017, data in cui scade la seconda autorizzazione concessa dalla Provincia al traferimento temporaneo e allo stoccaggio dell'umido.
Il provvedimento attraverso il quale Palazzo Caracciolo, prima ad agosto e poi a novembre, dava il via libera al trattamento dell'umido presso lo Stir, aveva sollevato feroci polemiche da parte degli ambientalisti e dei sindaci della Valle del Sabato. Per un'ulteriore proroga dell'ordinanza pare che manchino i pareri favorevoli di Asl e Arpac.
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