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Rincari pedaggi, andare da Grotta ad Avellino costerà di più

Dall’alba del 2014 viaggiare sulle autostrade e tangenziali sarà più caro. Invariata invece la tariffa da Castel del Lago a Grotta: pedaggio bloccato a 1 euro e 10 centesimi. Di contro si scatena la polemica a Napoli per il pedaggio della Tagenziale che sale a 95 centesimi.

Casello autostradale

Per andare da Grottaminarda ad Avellino e dal capoluogo irpino fino a Napoli si dovrà pagare dai 30 ai 40 centesimi in più. È l’amara sorpresa d’inizio anno: da ieri, per effetto degli aumenti approvati con decreto dai Ministeri dei Trasporti e dell’Economia, costa in media il 3,9% in più viaggiare lungo l’autostrada. 
Va da sé che la variazione è connessa alla classe di automezzo con cui si viaggia, sarebbe comunque preferibile fare un veloce test direttamente sul sito di Autostrade per l’Italia dove il calcolatore rivela i centesimi da aggiungere. Abbiamo quindi costatato che la tratta Avellino – Est fino a Grottaminarda si paga 2 euro e 80 centesimi. Sempre da Avellino Est per raggiungere Castel del Lago, gli automobilisti dovranno premunirsi di 2 euro e 70 centesimi. Invariata invece la tariffa da Castel del Lago a Grotta: pedaggio bloccato ad 1 euro e 10 centesimi. I 63 chilometri da Lacedonia ad Avellino Est costeranno 5 euro e 20. Ma considerando sempre il casello più vicino a Benevento per dirigersi fino a Napoli, bisogna esser pronti a sborsare ben 7 euro. 
E sulla tangenziale napoletana scoppia la rivolta. Il pedaggio dall’alba del 2014 costa 95 centesimi. Ancora un rialzo considerando che dal 2000 l'incremento è stato di 35 centesimi. Una manovra che ha scatenato la protesta degli automobilisti e delle associazioni dei consumatori che annunciano una class action contro la società Tangenziale SPA. A questi si aggiunge l’appello del comune di Napoli al Governo affinché si rivedano gli accordi con le società autostradali. La consulente per la mobilità del sindaco De Magistris ha spiegato che la batosta penalizza tutti, essendo l’autostrada urbana utilizzata quotidianamente per lavoro. Così l’aumento del pedaggio determinerà la variazione di flusso veicolare verso altri percorsi con la negativa conseguenza di accrescere il traffico e soprattutto gli ingorghi in città. 

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