Con un alunno positivo, potrà scattare la quarantena per chi è stato a contatto con lui nelle ultime 48 ore. La scuola verrebbe sanificata ma non chiusa. E’ quanto emerge dalla bozza “Indicazioni per la gestione di casi e focolai Sars-Cov2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” pubblicata da "Repubblica". Stanno lavorando al documento finale anchel’Istituto Superiore di Sanità, i ministeri salute e istruzione. Se ci sarà un alunno positivo, la scuola dunque non chiuderà ma bisognerà seguire un protocollo preciso. Risalire cioè a chi è stato più vicino al minore, ai compagni di classe che erano presenti e ai docenti. Sempre nella bozza, si legge che ogni istituto individuerà un referente covid, tenuto ad avvisare i genitori qualora un alunno presenti sintomi compatibili col covid o abbia 37.5 di febbre. L'alunno che presenta i sintomi dovrà essere isolato fino all'arrivo dei genitori che lo riporteranno al proprio domicilio. Chiameranno il medico di famiglia, o il pediatra, che a sua volta avverte la Asl, chiedendo il tampone. In caso di positività, la scuola viene sanificata. La classe, o parte di essa, dovrà restare a casa e scatterà la didattica a distanza, che sarà attivata anche se la quarantena riguarda uno o più docenti. A meno di un mese dall’apertura delle scuole restano dunque diversi i nodi da sciogliere e tutto dipenderà dalla diffusione del virus.
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