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Stazione Hirpinia, Santoli (Confimprenditori): "Ennesima distrazione dei nostri rappresentanti"

santoli confimprenditori

“Sinceramente resto sorpreso nel leggere il testo definitivo dello Sblocca Italia –afferma il vice presidente Nazionale di Confimprenditori Gerardo Santoli - Tutti, nessuno escluso, ci hanno detto che nell’art. 2 vi era l’emendamento in cui si faceva chiaramente riferimento alla Stazione  in valle Ufita con l’inserimento della parola Hirpinia nel testo.
Comunicati stampa, interviste ognuno ha cercato di intestarsi il merito di avere evitato l’ennesimo scippo ai danni della nostra provincia.  In realtà cosi non è stato infatti si legge nel testo definitivo: « Il Commissario  rielabora i progetti anche già approvati ma non ancora appaltati». La rielaborazione (che quindi non è un'opzione ma un obbligo di legge) va fatta «al fine di ridurre i costi e i tempi di realizzazione dell' opera, con particolare riferimento alla tratta appenninica Apice-Orsara, fatta salva la previsione progettuale, lungo la suddetta tratta, della stazione ferroviaria in superficie». La Camera è vero, che con un emendamento, ha salvato la stazione intermedia tra Benevento e Foggia anche se non è più detto che si faccia a Grottaminarda come nel progetto approvato dalla Regione, che prevedeva una curva verso l'Irpinia. Della parola Irpinia insomma con o senza H non vi è traccia. Non solo con l’approvazione definitiva le Ferrovie hanno mano libera nel correggere i progetti. La Conferenza dei servizi va convocata entro quindici giorni dall'approvazione del nuovo progetto, che può essere anche solo preliminare (e non definitivo). Nella prima versione del decreto Sblocca Italia, in caso di dissenso degli enti locali, o di amministrazioni che hanno a cura la tutela ambientale, paesaggistica o la sicurezza, la legge prevedeva: «Se l'intesa non è raggiunta entro sette giorni, la decisione del Commissario può essere comunque adottata». Un potere in pratica illimitato, che è stato solo attenuato nelle versione definitiva della legge perché, in caso di mancato accordo, spetterà al Consiglio dei ministri prendere la decisione finale. In ogni caso gli enti locali restano di fatto esautorati.  Siamo insomma nelle mani del Commissario Elia che dovrà per legge riesaminare i progetti già approvati e verificare se si può fare di meglio e a minor costo. Evito di fare nomi, ma i responsabili li conosco tutti, questa ennesima distrazione è davvero inaccettabile.”
 

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