Siamo in tante e sempre di più a volere un racconto diverso di questo giorno, dando voce alle nuove forme di esistere e resistere delle donne nel secolo veloce delle relazioni liquide. Un racconto che aggiorni linguaggi e immagini di una fatica profondamente mutata rispetto al passato e che ancora stenta a trovare posto nella Giornata delle Donne. E senza voler negare la necessaria centralità ai tanti drammi della violenza, proviamo ad aggiungere anche un altro tassello di questa narrazione con storie di #unaltrovivere. Storie di resilienza, di rigenerazione umana. Storie di donne, di generazioni a confronto: studentesse, madri, lavoratrici più o meno precarie le cui scelte di vita raccontano di un modo altro di fare relazioni e generare economia. Nelle nuove teorie sullo sviluppo sostenibile, il ruolo delle donne e della loro capacità di resilienza, di adattamento ai cambiamenti, è molto presente. Perché non provare a guardare, con la stessa chiave di lettura, a noi? Alle nostre più prossime e vicine, ostinate e difficili, storie di resilienza e di r-esistenza. Storie che raccontano la fatica di essere donne in un mondo che resta, malgrado tutto, declinato al maschile. Soprattutto in Italia. Una {{Giornata delle Donne}} che dia voce a storie che, dal Sud del Mondo, arrivano al nostro Sud, fatto delle vicende di ognuna di noi: vite di partenze e di ritorni, di sconfitte e di riscosse. Storie personali e non che ci racconteranno Marika Borrelli, scrittrice e giornalista, Ester Iovino, architetto, e i contributi a distanza del cervello migrante di Adele Fenizia e della giovanissima Sara Zeccardo, insieme alla dottoressa Adele Galdo, per la ccoperativa sociale Isca delle Donne.
Ci incontriamo per un #Equoaperitivo, domani sera, mercoledì 8 marzo alle ore 19.30 presso al sede della Bottega del Mondo Equomondo, ad Avellino, in Via Episcopio. Ingresso e aperitivo gratuiti: perché la partecipazione non ha prezzo.