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Strage di migranti, i profughi d'Irpinia ricordano: ''Subito un corridoio umanitario''

Bandiere issate a lutto e un minuto di raccoglimento per ricordare le centinaia di migranti che hanno perso la vita nel canale di Sicilia. Sit-in di richiedenti asilo davanti alla prefettura di Avellino. Con loro rappresentanti della Cgil, della Uil, di Sinistra Ecologia e Libertà e di Rifondazione Comunista. un piccola delegazione dei 630 profughi ospitati in provincia dai Avellino ha voluto testimoniare il dolore per l’ennesima tragedia.
Manifestazioni dello stesso tipo si sono tenute in tutta Italia davanti ad ogni prefettura. Identite le richieste: aprire subito canali umanitari, chiedere all'Unione Europea di farsi carico di sospendere il regolamento di Dublino e consentire a tutte le persone tratte in salvo di scegliere il Paese in cui andare, istituendo un fondo ad hoc per l'accoglienza. Lo stesso è stato fatto qui ad Avellino con il Prefetto Carlo Sessa che ha raccolto le istanze relative all'accoglienza in Irpinia. Tra gli impegni presi, quello di fornire i profughi ospiti di un vademecum semplificato per la documentazione necessaria al riconoscimento dello status di rifugiato politico, una richiesta alla Regione per agevolazioni sui biglietti autobus per garantirne il diritto alla mobilità, e un nuovo richiamo alle cooperative che da mesi non erogano il pocket money da 2,50 euro al giorno previsto dalla convenzione ministeriale.
I sindacati hanno inoltre  chiesto al Prefetto Carlo Sessa di aprire un tavolo specifico per ottenere uno screening dei centri di accoglienza e per velocizzare il lavoro delle Commissioni che si occupano della situazione regolamentare di ciascun migrante.

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