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Traforo del Partenio, c'è l'ok della Regione. Ma il dissenso cresce

Traforo del Partenio, fondi regionali per il piano di fattibilità. È quanto emerso da un incontro informale fra il presidente della provincia di Avellino e il governatore della Campania.

Per l’inizio del 2019 si potranno avere i fondi dalla regione per un piano di fattibilità sul progetto del Traforo del Monte Partenio. Il Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, va dritto per la sua strada convinto della validità dell’infrastruttura che servirà a rompere l’isolamento di alcuni comprensori dell’Irpinia: il progetto prevede un tunnel di quattro chilometri circa che unirà Cervinara a Baiano; adesso per andare da una parte all’altra si fa il giro attorno alla montagna, mentre con la galleria sarà possibile dalla Valle Caudina arrivare al casello autostradale in quindici minuti. Il numero uno di Palazzo Caracciolo ha evidenziato come la storica area produttiva adesso sta morendo, ma un’opera del genere può ridare prospettive di sviluppo, essendo caldeggiata anche la creazione di una nuova piattaforma logistica da collegare al capoluogo e alla Valle Ufita, e poi azzerare attuali disagi e disservizi sulla viabilità.
Le carte presentate hanno convinto il governatore Vincenzo De Luca che si è detto disponibile a finanziare l’infrastruttura. O meglio, prima bisognerà stanziare risorse per il piano di fattibilità, così a gennaio si saprà la cifra complessiva dell’opera, i tempi di realizzazione e soprattutto dove attingere alle risorse economiche.
La questione è però più ampia e destinata a creare delle opposizioni: tra le prime posizioni si registra quella dello storico Osservatorio Meteorologico di Montevergine che ha lanciato l’hashtag #IlParteniononsitocca. “Uno scempio del genere causerebbe solamente uno sfregio irrimediabile alla montagna simbolo dell'Irpinia, comportando la scomparsa di habitat ed ecosistemi unici nella nostra provincia. Quest'opera non farebbe altro che destabilizzare un territorio-la Valle Caudina e il Partenio-tristemente noto per le gravissime criticità legate al dissesto idrogeologico”.

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