Basta sangue sulle strade della provincia di Avellino, in particolare lungo la A16 Napoli-Canosa e sul raccordo Salerno-Avellino, arterie che soprattutto nelle ultime settimane sono state teatro di incidenti mortali. Se ne è parlato alla prefettura di Avellino durante un summit sulla sicurezza delle strade, alla presenza del prefetto Carlo Sessa e del comandante della Polstrada di Avellino Renato Alfano. Sono stati definiti i tempi e le modalità per rendere le strade sicure. Tra qualche mese i dispositivi che controllano la velocità, deterrenti per gli automobilisti, dovrebbero entrare già in funzione. 5 le persone che hanno perso la vita nelle ultime tre settimane sull’autostrada A16: 4 operai napoletani a bordo di un furgoncino lo scorso 25 maggio sono finiti contro la cuspide del guard rail allo svincolo per Baiano; meno di una settimana fa un uomo di Pietrastornina è morto dopo un tamponamento nel tratto tra Baiano e Tufino. Il ricordo va anche alla strage avvenuta il 28 luglio del 2013 quando un bus volo giù dal viadotto di Acqualonga: le vittime furono 40. Sul tratto Napoli-Canosa già da settembre potrebbe essere operativo il sistema tutor e sarà implementata la segnaletica e la cartellonistica. Il limite sarà di 80 chilometri orari. Autostrade per l’Italia ha già effettuato i controlli nel punto in cui bisognerà installare i sistemi utili a ridurre il tasso di mortalità lungo le strade. Per il raccordo Salerno-Avellino, dove un mese fa un operaio venne travolto da un tir, durante l’incontro all’ufficio di Governo di Avellino è stato deciso che la linea da seguire sarà questa: chiedere fondi al Ministero delle infrastrutture per mettere in sicurezza la strada e nel frattempo installare autovelox fissi. La Polstrada intanto garantirà ancora più controlli.
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