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Valle del Sabato, l'inchiesta si allarga: comitati di nuovo in trincea

Da un lato l'inchiesta della Procura, dall'altro la mobilitazione dei cittadini. Resta incandescente il clima nella Valle del Sabato. I magistrati avellinesi hanno chiesto all'Istituto Superiore di Sanità i dati sulla mortalità nella zona. L'acquisizione di queste informazioni si aggiunge all'indagine in corso per verificare l'inquinamento della Valle e le eventuali responsabilità.

Solo un paio di giorni fa c'era stato un blitz dei Carabinieri del Noe presso lo Stir di Pianodardine, mentre un elicottero sorvolava il territorio con termocamera e camera infrarossi per redarre una mappa degli impianti industriali presenti. Non si esclude infatti che i Carabinieri possano ispezionare anche le aziende che operano nella Valle, molte delle quali nel mirino dei comitati ambientalisti.

E proprio gli ambientalisti sono di nuovo sul piede di guerre. Se sono soddisfatti per l'attività della magistratura, che finalmente punta a fare chiarezza, promettono battaglia invece contro l'ordinanza che proroga lo stoccaggio temporaneo dell'umido presso Stir e contro l'ipotesi della Regione di rendere permanente il trattamento della frazione organica. Dopo la grande marcia tenuta a fine agosto, il comitato ''Salviamo la Valle del Sabato'' sta preparando una singolare mobilitazione. Franco Mazza, presidente dell'associazione, ha chiesto a tutti i residenti di esporre uno striscione bianco con la scritta ''mo basta'': ''Se pensate che la puzza, il fumo e le polveri non possono più impedirci di vivere una vita normale, se pensate che ormai la misura è colma e che per la valle del Sabato bisogna finalmente voltare pagina, se siete convinti di tutto ciò facciamo insieme un gesto simbolico ma molto significativo''. Un appello che in molti hanno già raccolto.

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