Circa un anno fa in Prefettura la sottoscrizione del protocollo contro la violenza sulle donne. Ad un anno di distanza, tavolo a Palazzo di Governo per tirare le somme di una serie di azioni messe in campo e soprattutto per verificare il funzionamento delle strutture che si occupano di contrastare il fenomeno, in primis i Centri Anti Violenza (Cav). All'incontro operatori del settore, rappresentanti di Asl e Moscati, sindacati, la Consigliera di Parità della Provincia di Avelino Antonietta De Angelis, la presidente dell'Osservatorio Regionale contro la violenza sulle donne Rosaria Bruno.

Dai dati risulta che la provincia di Avellino è penultima in Campania per quanto riguarda gli episodi di violenza. In teoria è una buona notizia, ma è da verificare se il dato positivo non sia invece il risultato di una difficoltà a raggiungere le donne oppure di una minore determinazione delle vittime a rivolgersi alle strutture esistenti sul territorio. Da sottolineare la disponibilità di Asl e Moscati ad attivare il cosidetto ''percorso rosa'' presso i pronto soccorso, dove una volta certificata la violenze le donne potranno essere assistite da uno psicologo e indirizzate presso i Cav. Il servizio è già operativo a nSant'Angelo dei Lombardi ed è da implementare a Solofra.

C'è poi il capitolo dei fondi, per i 47 Centri Antiviolenza la Regione ha stanziato circa 2 milioni di euro. Ad oggi Palazzo Santa Lucia ne ha liquidati un terzo, 520 mila. Nessun centro irpino fino ad ora si è visto accreditare dei finanziamenti, dovranno attendere la prossima tranche. C'è sempre da migliorare, ma ad un anno di distanza dal protocollo, il bilancio è positivo.