L'attesa è finita, da qualche settimana il parco archeologico di Atripalda ha finalmente riaperto le porte ai visitatori. Per quattro anni gli scavi di Abellinum sono rimasti chiusi e poi sotto sequestro per un lungo contenzioso giudiziario tra enti, Soprintendenza ed eredi del sito. In occasione della grande nevicata del 2012, si registrarono anche dei danni.
Cittadini e appassionati potranno così passeggiare per il decumano ed ammirare la domus di tipo ellenistico pompeiano, la struttura termale e il forum. La città nacque come insediamento sannitico per essere poi conquistata dai romani che ne fecero una colonia. La sua ricostruzione avvenne secondo i canoni dell'architettura del tempo.
Ora il comune di Atripalda punta al rilancio del parco all'interno dell'Area Vasta. Si spera nei fondi europei per valorizzare al meglio il sito che si estende su 25 ettari. Tra gli obiettivi anche quello di rendere fruibile il Palazzo Caracciolo, dove dimoravano i principi di Avellino, e la tomba a camera individuata nel 2013, un manufatto antichissimo che risalirebbe all'epoca romana.
L'idea, ambiziosa, è di creare un archeopercorso attraverso il patrimonio della città del sabato''.
Per informazioni e visite al paco di Abellinum è possibile rivolgersi alla pro loco di Atripalda.
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