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Alta Irpinia, guerra tra sindaci. Capone: ''Al consorzio c'è stato un golpe''

Il sindaco di Montella Ferruccio Capone si dice amareggiato e sconcertato dell’esito della riunione dei sindaci dell’Alta Irpinia in occasione delle nuove nomine del cda per il Consorzio dei servizi sociali A3. “E’ stato un vero e proprio golpe alla vecchia maniera da prima Repubblica”, afferma Capone, che poi continua: “Il  sistema partitico prende il dominio economico e antidemocratico e mette a rischio anni di   programmazione e duro lavoro. Attuando vendette e ritorsioni per creare centri di potere con la forza e l’arroganza”. Senza giri di parole, il sindaco Capone riprende i sindaci e il Presidente della Comunità dell’Alta Irpinia, dicendo “così non si aggrega ma si divide ancora di più, dire antidemocratico il sistema dei “numeri” di partito è poco!!  “Ci si ritrova - continua Capone - di fronte all’ennesima ipocrisia Alta Irpina, in cui si dicono e si sostengono valori e ci comporta diversamente nei fatti. Nella riunione sul rinnovo del Cda del Consorzio dei servizi sociali, abbiamo avuto l’ennesima riprova che, nei fatti, non esiste nessuna volontà  di aggregazione per il bene del territorio. Tutto gira intorno ai numeri, al peso dei partiti  e alle ritorsioni e vendette personali”.

Ovvio il riferimento alla “guerra dei Gal” che sta interessando l’Alta Irpinia, a questo proposito, il sindaco Capone precisa: “Sulla questione Gal ricordo benissimo che nella riunione tenutasi a Bisaccia il 5 Luglio scorso nell’ambito dell’assemblea dei sindaci, il sindaco Capone chiedeva al Presidente della Comunità dell’Alta Irpinia come organizzarsi rispetto alla delibera n. 19 circa il criterio di rifondazione dei GAL , il Presidente con distacco e disinteresse lasciò totale libertà di scelta ai sindaci dei singoli comuni. A distanza di alcuni giorni dalla polemica non si è agito nell’interesse del territorio ma per soli scopi partitici , continua Capone – Sarebbe positiva  una mediazione tra il vecchio e il nuovo Consiglio di Amministrazione”, esprimendo con rammarico  le sue preoccupazioni per il comportamento perpetrato dal qualcuno per vendetta con la sola conseguenza che anziché aggregare si spacca la Comunità dell’Alta Irpinia. “ E’ aberrante e prepotente la proposta  dell’amico sindaco De Angelis che si è presentato in assemblea, in modo premeditato, con progetto e nominativi a marchio U.D.C  dichiarando  che l’Udc aveva i numeri per decidere i componenti del nuovo Cda. Questo tipo di comportamento tradisce i principi della Comunità Alta Irpinia nonché il lavoro svolto finora. In sintesi due sono le riflessioni che pesano: In primis il Pd con tutte le sue traversie interne è responsabile di aver abbandonato e tradito il lavoro svolto dal Presidente Vito Farese e dai suoi rappresentanti in seno al Cda lasciandolo solo rispetto alle barbarie vendicative dell’Udc. In secondo luogo, con questo forte e premeditato atto di arroganza e prepotenza politica, i centri di potere della I° Repubblica ritornano in auge smontando di fatto tutto ciò che di buono si era costruito negli anni addietro”. Poi Capone conclude: “Dopo questa analisi cruda ma reale, faccio appello ai colleghi sindaci che, nell’interesse del territorio e delle persone che essi rappresentano, devono abbandonare il modus operandi dettato dalla “sete di potere” e cercare la via delle soluzioni bonarie da condividere, in cui a prevalere sia il buon senso e la responsabilità nei confronti di un intero territorio e non dei singoli partiti ripristinando l’interesse della comunità, ciò è possibile facendo tutti un piccolo gesto di umiltà, considerato che in seno al nuovo cda l’ UDC-PD ha i numeri per controllare la maggioranza, può indicare un presidente di altra componente politica a dimostrazione che si vuole compattare e riprendere un percorso nell’interesse più generale. Questo è aggregare e costruire”

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