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Ariano, Bilancio bocciato. Ma Franza prende tempo: dimissioni vicine

Aggiornamento: bilancio bocciato, Franza temporeggia

Con 9 voti contro, 5 a favore e due astensioni, l'aula del consiglio comunale di Ariano ha bocciato per la seconda volta il bilancio consolidato. Ma chi si aspettava le dimissioni del sindaco dovrà attendere. Enrico Franza ha annunciato che nei primi giorni di gennaio convocherà una conferenza stampa per comunicare alla città la sua decisione, e cioè se lasciare o meno.

L'intervento del sindaco

''Così non stiamo bene, è un dato chiaro. Oggi ci ritroviamo a discutere di un atto contabile, di un atto che non richiede coloritura politica. E' la descrizione del conto economico e della situazione patrimoniale. L'alto calore – dice rivolto a Gambacorta- viene utilizzato strumentalmente. La verità è che si vuole votare contro per motivi politici. La funzione costruttiva dell'opposizione andava mostrata in questa occasione, invece è venuta meno ancora una volta. Prendo atto che la campagna elettorale non è terminata. Mai fatto terrorismo sulla mancata approvazione, solo una riflessione sui fatti. Il veleno c'è ancora e serpeggia tra di noi. Veleno che non c'è quando si votano atti, come le variazioni di bilancio, che rispondono a particolari interessi''. 

La seduta/LIVE

Bilancio consolidato verso l'ennesima bocciatura, Franza a un passo dalle dimissioni. Consiglio comunale decisivo ad Ariano. In seduta urgente e straordinaria l'aula è chiamata a discutere del bilancio consolidato. Non è la prima volta che l'assemblea discute del documento contabile: in una prima occasione fu bocciato; durante l'ultima seduta poi, l'opposizione fece venire meno il numero legale prima che si arrivasse a dibattere dell'argomento. Anche questa sera però l'opposizione ha confermato il voto contrario aprendo probabilmente la strada alle dimissioni del primo cittadino. Sullo sfondo, la complicata vicenda politica del Tricolle con un sindaco, Enrico Franza senza maggioranza. Ad aprire la seduta Laura Cervinaro, assessore al bilancio e vice sindaco, che ha illustrato il consolidato. Subito dopo Carmine Grasso del Pd ha sottolineato la necessità di approvare il documento, strumento che consente di procedere alle assunzioni utili a far funzionare la macchina amministrativa. Poi è toccato a Ruggiero di Fratelli d'Italia che ha confermato il suo voto contrario.

Filomena Gambacorta, consigliere d'opposizione ed ex assessore al bilancio, ha criticato l'atteggiamento della giunta che sulla mancata approvazione del consolidato fa allarmismo e terrorismo piscologico parlando di blocco dell'attività dell'ente. Sulla stessa linea la consigliera Manduzio. Per i Cinqustelle è intervenuto Luca Orsogna che ha parlato delle difficoltà oggettive in caso di mancata approvazione del documento con il blocco, di fatto, delle assunzioni.

Sempre per i Cinquestelle, ha preso la parola Mario Iuorio: ''ognuno deve assumersi le proprie responsabilità rispetto a quanto accaduto'', ha detto. ''Ho voluto fortemente questo consiglio comunale''. Poi rivolgendosi al sindaco ha detto ''è meglio subire un'ingiustizia che provocarla''. Iuorio ha chiesto a tutti di restituire compensi e gettoni di presenza, compresi quelli degli assessori, ''visto che veniamo da sei mesi di stallo amministrativo. Almeno lasciamo una buona traccia di noi''. Domenico Gambacorta, ex sindaco, ha parlato dei conti in ordine lasciati dalla sua amministrazione e delle strade percorribili per assumere nuovo personale, a partire dai concorsi espletati dalla Regione Campania. Nessuna paralisi amministrativa, dunque. E comunque eventuali conseguenze non dipendono dalla mancata approvazione del consolidato. Dopo uno scontro tra Gambacorta e Iuorio, la parola è passata a Gino Cusano della Lega, che ha annunciato la sua astensione in sede di votazione. Aggiungendo: ''Se il sindaco non si dimette, dobbiamo procedere noi del centrodestra alla sfiducia''. Mentre Giovanni La Vita ha definito il clima che si respira già da campagna elettorale. La seduta è ancora in corso. Appare scontata la bocciatura del provvedimento. Da capire se Franza ne trarrà le conseguenze e si dimetterà. In questo caso il comune sarebbe commissariato e si andrebbe a nuove elezioni la prossima primavera.

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