''Disposizioni di carattere igienico -sanitario relative al contenimento della popolazione di piccioni. Divieto di somministrazione e vendita di mangimi nel perimetro urbano. Misure preventive contro la nidificazione incontrollata di piccioni''. E' questo il titolo dell'ordinanza (clicca qui) che tanto sta facendo discutere sul Tricolle. L'ha firmata il sindaco di Ariano Domenico Gambacorta. L'obiettivo è quello di ridurre la presenza di questi uccelli in città per motivi igienico-sanitari e di decoro urbano. Con l'ordinanza il primo cittadino vieta ai residenti di dare da mangiare ai piccioni, ad esercenti e ambulanti la vendita di mangimi, obbliga i proprietari di immobili a ripulire i locali dove gli uccelli nidificano. Si chiede inoltre di istallare appositi dissuasori affinché i piccioni si rechino altrove. Il mancato rispetto dell'ordinanza prevede sanzioni che vanno da 25 a 500 euro.
Polemiche social. Non manca la polemica, la rete si scatena. C’è chi simpaticamente definisce la città del Tricolle “depiccionizzata”, ma scappa anche il paragone con Venezia, nota per le invasioni di colombi, e dunque piazza Plebiscito in un batter d’occhio viene associata alla meravigliosa piazza San Marco. Certo, non si nasconde che chiunque si infastidirebbe dall’avere piccioni intorno durante le cene estive all’aperto o anche per un più veloce aperitivo nei bar del centro. Ma, opinioni raccolte dalla piazza facebookiana, non sono questi i problemi da risolvere per una cittadina come Ariano.
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