Un team di esperti composto da docenti universitari, specialisti dello Stapacepica regionale e esponenti del Consorzio per la valorizzazione dell'Aglianico, ha fatto visita a due storici vigneti dell’arianese dove viene coltivato da anni l’Aglianico Afrio Sfrinzoli, una qualità eccellente del territorio. Nel secolo scorso era il vitigno più esteso ed apprezzato, insieme a varietà ormai estinte, tanto da definire la zona dell’arianese "Terra di vino". Si trattava di un prodotto molto conosciuto grazie alla transumanza Regio-Tratturo-Pescasseroli-Candela e tramite ricerca storica la presenza del vitigno si è fatta risalire al 1700. Da quel periodo la coltivazione dell’Aglianico è stata curata con metodologia di allevamento più specializzata e oggi l'associazione che si è andata costituendo vuole avere proprio come scopo quello di conservare e valorizzare sempre più un prodotto fonte di continui studi portati avanti da esperti , tra cui molti docenti universitari.
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