Brutta sorpresa per gli avellinesi che a giorni dovranno pagare una tassa sui rifiuti aumentata del 17% circa, che servirà solo a coprire il costo del servizio che negli ultimi due anni è aumentato vertiginosamente. Fanno sapere dagli ambienti di Equitalia che a nulla serviranno le proteste dei cittadini che contestano l’aumento, da loro giustificato solo come aggravio delle spese postali. L’aumento fu approvato anche nell’ambito del consiglio comunale con delibera del 2012, in fase di approvazione del bilancio preventivo e come dicono dagli uffici tributi, ampiamente comunicato ai cittadini avellinesi che oggi di fronte alla bolletta arrivata storcono il naso. La cartella di pagamento dovrà essere pagata entro 60 giorni dalla notifica e prevede un versamento  in 4 rate bimestrali e solo alla scadenza dei due mesi dal recapito dell’avviso esecutivo di pagamento, si inizierà il conteggio degli interessi di mora pari a 2,5% annuo che sarà diviso per i giorni di mancato pagamento. Intanto Irpianiambiente  sollecita i 34 comuni morosi a pagare le bollette insolute, nonostante continua l’attività di raccolta dei rifiuti anche nei centri dove il pagamento alla provincializzata non è avvenuto e questo solo per evitare disagi alla popolazione. Dal primo luglio, la Regione ha affidato proprio ai comuni il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ma fino a quella data sarà l’ente sovra provinciale a continuare il servizio nonostante le difficoltà legate proprio alla mancanza di pagamento dei comuni, che provocò un blocco dell’attività di Irpiniambiente per mancanza di fondi necessari per svolgere il servizio. Ma dopo l’intervento del Prefetto la società  ha ripreso la raccolta per evitare disservizi ai cittadini e ora , con il passaggio delle competenze agli enti locali chiede un tavolo istituzionale di confronto alla Regione per comprendere il futuro che il servizio provinciale dovrà avere.